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678 | dell'avena. |
per le vacche, quanto pei cavalli. L’avena non isdegna anche i terreni poco fertili e sabbiosi; poco soffre per l’aridità; ed il frumento succede all’avena meglio che dopo la segale o l’orzo. Tanta è la forza con cui vegeta questa pianta che non richiede assolutamente un terreno lavorato con diligenza, nè soffre le cattive erbe, che vi rimangono soffocate. Non è però a credere che la coltivazione accurata e la concimazione siano cose inutili per questo cereale, che anzi compensa facilmente ogni cura che gli venga prodigata.
§ 687. Varietà. Le varietà dell’avena che si coltivano sono pochissime, anzi nei nostri paesi può dirsi che se ne coltivi una sola. Le principali però sono le seguenti.
173.L’avena comune (avena sativa) (fig. 173), ha la spiga allargata, ed i grani restano vestiti anche dopo la battitura. Si semina di solito in primavera, ma si potrebbe abituare anche ad essere seminata in autunno nei paesi dove non geli fortemente nel verno. Questa è la specie coltivata più comunemente.
L’avena d’Ungheria (avena unilaterale) ha la spiga pochissimo ramosa, ed i semi sono tutti rivolti da una parte; i grani restano vestiti. Si semina in primavera.
L’avena di Georgia e di Siberia, produce grani grossi, pesanti, vestiti, ruvidi. È quella che vegeta con maggior forza e prestezza. L’abbondantissimo fogliame la fa preferire per foraggio. Pochissimo conosciuta; si semina in primavera.
§ 688. Composizione. La farina d’avena analizzata, sopra 100 parti; dà i seguenti composti: