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672 | della segale. |
cime. Nei paesi elevati o freddi all’incontro sarebbe un grave errore il volerci ostinare nella coltivazione del frumento quando questo, per la condizione del clima, non vi potesse convenientemente maturare.
Molti vorrebbero sostenere la convenienza della segale perchè, maturando più presto del frumento, lascia tempo ad una seconda coltivazione. Ma anche questa opinione è mal fondata, poichè abbiamo tante altre coltivazioni più produttive il cui raccolto si fa anche più presto, come sarebbero il lino, il ravizzone, ii trifoglio, ecc. Inoltre se il terreno è sabbioso, ghiajoso, tale in somma da convenir solo alla segale, esso mal si presterà ad una seconda coltivazione per la sua aridità, e per l’aridità della stagione in cui dovrebbesi far la semina per un secondo prodotto; e se l’irrigazione potesse supplire a questo difetto, torno a dire che non converrebbe la prima coltivazione di segale.
La segale, dovendo tallire in autunno, certamente sarà poco sensibile ai concimi che si adoperassero in primavera; essa esige piuttosto un suolo già preparato, o concimi ben scomposti e liquidi, consegnati al terreno durante l’autunno. L’inefficacia dei concimi grossolani, o somministrati in primavera, indusse i coltivatori a credere che fosse inutile il concimare la segale; e perciò si volle seminarla nei terreni più sterili, e da questo errore ne derivò un prodotto ancor più scarso. Ma pure la rotina fa tutto e si continuava a coltivarla, che anzi nei contratti colonici d’affitto a grano, vediamo che solo pochi anni fa si esigeva anche una data misura di segale da quei terreni che, se fossero stati coltivati a frumento, avrebbero dato certamente un reddito maggiore. Ed ecco come ad ogni passo risaltano sempre più i difetti degli affitti a grano fatti col coltivatore.
Il concime migliore per la segale sembra adunque che debba essere quello di stalla ben scomposto, poichè in esso le sostanze azotate non sono tanto abbondanti, mentre la silice si trova in maggior quantità per la paglia d’altri cereali che servì di lettiera. I concimi troppo ricchi d’azoto sarebbero inutilmente sprecati, poichè noi sappiamo che questa pianta non è molto ricca di glutine, e che invece abbonda di silice.
§ 676. Coltura. I lavori di coltura non dovrebbero essere diversi da quelli indicati pel frumento, ma siccome questa pianta si coltiva ordinariamente nei boschi dissodati di