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coltura del frumento. 657


Preparazione del terreno.

§ 655. Dal modo di vegetazione del frumento, e dalla quantità e lunghezza delle sue radici, si potrà facilmente arguire ch’esso vuole un lavoro profondo ed accurato.

Quando il frumento succede a qualche prodotto il cui raccolto siasi fatto prima dell’agosto, come avviene quando succede ad altro raccolto di frumento, di segale, d’orzo, d’avena, di lino, ecc., sarà cosa utilissima il lavorare profondamente almeno due volte il terreno in agosto, lasciando ogni volta le zolle intiere esposte alle influenze atmosferiche, triturandole ben bene appena prima del successivo lavoro. Per tal modo il terreno subisce gli effetti benefici della coltura (§ 214) e, quando la qualità del suolo lo permetta, si aumenta gradatamente lo spessore dello strato coltivabile. Meglio ancora si farà quando, dopo l’ultimo lavoro, eseguito non dopo la metà di settembre, si semini il terreno con lupini o ravizzone, o con ambedue uniti, per farne sovescio. In questo caso la scelta dell’epoca pel lavoro di semina sta in nostro arbitrio. Durante i lavori estivi devesi anche por mente a mondare il campo dalle male erbe. Se non si fa il sovescio, la concimazione si fa avanti il lavoro di semina. I campi lavorati in estate sono sempre quelli che danno il raccolto migliore e più abbondante.

Se invece il frumento succede ad un raccolto autunnale non è possibile che un sol lavoro, e questo deve farsi colla maggior possibile diligenza per ismuovere e sminuzzare più che si può la terra.

Se vediamo adunque che il frumento prospera assai nei campi lavorati più volte, e dove il terreno fu smosso profondamente e ben triturato, che non negli altri lavorati una sol volta e che dapprima non siano stati coltivati ad un prodotto sarchiato qual’è il melgone, a ragione ci persuaderemo essere un grave errore quello di lavorare la terra quando sia bagnata, specialmente se argillosa, perchè non si farebbe che indurirla colla compressione esercitata dal proprio peso e da quello degli istrumenti adoperati per lavorarla. Pure in molte località esiste il pregiudizio che il frumento debbasi quasi impastare nel terreno, e spesso si presceglie il tempo piovoso pel lavoro e per la semina.

Il terreno poi si dispone in porche più o meno larghe e