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656 | coltura del frumento. |
svariati. Epperò, nei climi caldi ed asciutti sarà meglio seminar presto, poichè al primo arrivare delle piogge il frumento trovasi subito in condizione di germogliare, ed ha tempo di tallire prima dell’inverno. Questa massima sembra contraria alle cose già esposte in quanto al clima, poichè in tali paesi potrebbesi anzi seminare anche più tardi che negli altri, senza correr pericolo che il grano non germogli in tempo opportuno. Se però vi ricordate, vi ho detto che nei climi caldi, la temperatura in primavera, aumentando più rapidamente che non lo faccia nei temperati e nei freddi, non lascia tempo al frumento di tallire; esso mette subito lo stelo e la spiga, per il che avressimo un prodotto minore, come avviene nella semina del frumento marzuolo. Perciò nei climi caldi importa che il frumento sia seminato presto in autunno onde tallisca avanti l’inverno, perciò il proverbio italiano: chi non ha seminato per S. Luca (18 ottobre), si spilluca. — Nei climi freddi devesi pure seminare più presto che si può, acciò la pianta abbia tempo di germogliare discretamente, e perchè meno soffra pel freddo jemale. — Nei climi temperati invece si può senza danno tardare la semina più che negli altri, poichè basta che il grano possa germogliare avanti l’inverno, potendo esso tallire in primavera.
Ma non sempre la scelta del tempo sta in nostro arbitrio, se dobbiamo nell’autunno sgombrare dapprima il terreno da un altro prodotto, come avviene se era coltivato a riso od a melgone: in tal caso l’epoca della semina viene ritardata sin dopo la loro maturanza ed il loro raccolto, il che può avvenire più o meno presto, secondo che l’estate sia decorso più o meno caldo. Nei terreni compatti devesi poi seminare più presto che in quelli sciolti.
In generale però si può asserire che quanto più presto si può fare la semina, ben inteso relativamente a ciascun paese, sarà certamente ottima cosa, per il che Columella diceva: che la seminagione anticipata qualche volta inganna, ma che la tarda è sempre cattiva.
Alcuno suggerisce di ammollire la semente, mantenendola per 24 ore nell’acqua grassa delle corti o delle stalle o che tenga in soluzione qualche sostanza concimante, allo scopo di agevolarne la germogliazione. Ma ciò può riuscire utile soltanto quando la stagione continui calda ed umida, che se per caso ritornasse secca, o troppo fredda, moltissimi grani andrebbero perduti senza germogliare, od appena germogliati soffrirebbero pel troppo freddo o per la soverchia arsura.