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652 | terreno e concime pel frumento |
dissi che non si devono far succedere nello stesso campo due prodotti che esigano gli stessi principj, e perciò la coltivazione, che più d’ogni altra indispone il terreno a dare un buon prodotto di frumento, sarà quella degli altri cereali e specialmente quella del frumento istesso. — Ed ecco lo svantaggio fondamentale che presso di noi incontra il frumento, perchè una numerosa popolazione esige un continuo prodotto di grano; svantaggio accresciuto e quasi comandato poi dal contratto con cui il proprietario concede il fondo al coltivatore, specialmente ove questi sia obbligato a retribuire il fitto in una data misura di una o più qualità già stabilite di cereali. Ad eccezione dei fondi irrigabili, il cui contratto di conduzione è a denaro, e che si lavorano a giornata, o col corrispondere al coltivatore una data proporzione dei prodotti che il conduttore o proprietario dirigente ha stabilito di coltivare, negli altri terreni in affitto a grano, al frumento succede il melgone, ed a questo ancora il frumento; che anzi si obbliga il colono a coltivare due terzi del fondo a frumento, il che vuol dire che un terzo del fondo è coltivato a frumento per due anni di seguito. In questi fondi non è possibile una ben intesa coltivazione, nè si otterrà mai da essi il massimo prodotto possibile colla minor possibile spesa, poichè il terreno può conservare in sè molte sostanze che non gli vengono levate nè dal frumento nè dal melgone, ma che potrebbero essere utilissime per altri prodotti senza bisogne di concime.
Ma lasciando da parte quest’arduissima e vitale quistione del contratto per la coltivazione dei fondi, dirò che il frumento riesce bene dopo la coltivazione dei pomi di terra, del lino e del ravizzone, quando in seguito il terreno non si adatti per altra coltivazione estiva; prospera nelle cotiche sovesciate del trifoglio e della medica; e finalmente se il cereale coltivato dapprima abbia levati alla terra pochi fosfati, qual sarebbe l’avena, l’orzo, il riso, il miglio, ecc. Riesce poi assai bene nelle terre che abbiano riposato qualche tempo, e più ancora in quelle che durante quest’epoca abbiano ricevuti varii lavori. Noi vediamo prosperare il frumento anche dopo il melgone, ma ciò dipende che ordinariamente noi lo confrontiamo con quello che succede ad altro frumento, e perchè il terreno trovasi soffice e ben concimato dalla accurata coltivazione di quest’altro cereale. Per meglio intendere l’esposto vi rimando a quel che già vi dissi parlando della rotazione agra-