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648 modo di vegetazione del frumento


Il grano del frumento seminato nell’autunno manda due o tre fogliette prima dell’inverno. Quando sia seminato presto o che l’autunno continua mite, queste prime fogliette appena sorte da terra ingialliscono un poco, finchè le nuove e tenere radici siansi sviluppate abbastanza da servire alla nutrizione; e quando ciò sia avvenuto la pianta rinverdisce, e predisponesi di già il culmo, che però va perduto pel freddo sopravvegnente. Passato l’inverno e ritornata la temperatura media a +5°, la pianta, che mostra ancora le foglie un poco ingiallite, nuovamente rinverdisce, perchè manda altre raaici dalla corona del nodo inferiore; e dal nodo che è a fior di terra veggonsi nascere delle altre pianticelle, come diramazioni, il che dicesi tallire.

Dopo questo momento la pianta continua a crescere in parte erbacea ed in radici, le quali, se incontrano buon terreno e soffice, s’approfondano di molto persino a trovarsene di qualche metro di lunghezza. La spiga del frumento è già formata al primo allungarsi degli steli, la sua lunghezza è già fissata, e solo possono mantenersi o diminuire le suddivisioni, secondo che il terreno ed il clima siano o no favorevoli.

Generalmente si teme assai la pioggia durante la fioritura, a motivo ch’essa impedisce d’ordinario la regolare fioritura e la fecondazione. Ciononpertanto questa massima, vera in genere, non è però tanto da temersi pel frumento, poichè un attento botanico osservò che la fecondazione del frumento, si fa al coperto entro gl’involucri, prima ch’essi si aprano e diano uscita al fior maschio. Infatti, se non fosse così, in moltissimi anni andrebbe intieramente perduto questo prodotto, e nell’Italia superiore è ben raro quell’anno in cui non piova all’epoca della fioritura. Pure quando ciò avvenga e che le piogge continuino per alcuni giorni, scorgesi che il raccolto non è molto abbondante; ma ciò può darsi a motivo del raffreddamento del terreno causato dalle piogge in momento inopportuno, le quali non favoriscono lo sviluppo dei grani delle varie suddivisioni della spiga, ed anche perchè l’umidità troppo continuata può penetrare gl’involucri del fiore e guastare l’interna fecondazione. Le piogge adunque saranno da temersi soltanto se prolungate o troppo abbondanti.

Compiuta la fecondazione ed arrivata a maturità la spiga, il grano non può dirsi ancor maturo, quantunque la pianta abbia già cessato di nutrirsi dal suolo. Il grano staccato a