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642 varietà del frumento

presenta nella figura 167, lo stelo è debole, per cui facilmente cede alle piogge ed al vento, tanto più se vien coltivato in terreni contenenti poca silice.

Il frumento tosello, senza barbe (triticum siligineum), è una varietà del precedente, ed è affatto simile nel modo di vegetazione, fuorchè la sua spiga è priva di barbe (fig. 168). Resiste un poco più al freddo, e non cede nè versa così facilmente per le piogge o pel vento, perchè il suo culmo è un poco più grosso e consistente. Facilmente però degenera e mette anch’esso le barbe; matura dopo l’invernengo. Si usa al colle ed al monte ove non è possibile una seconda coltivazione.

Il frumento marzuolo (triticum æstivum), è pure una varietà del primo, che per qualche anno siasi abituato ad essere seminato in primavera. Per le ragioni che già vi dissi poco sopra questa varietà è poco coltivata perchè rende assai poco, non avendo tempo nè di formar ceppo, nè di fare una robusta spiga; matura tardi, e se poco dopo la semina sopravviene la siccità, va perduto in gran parte, ed è una bella cosa se compensa la semente e la spesa di coltivazione.

Il frumento o grano duro (triticum turgidum), detto grano duro di Sicilia, o d’Alessandria (fig. 169). Questa specie differisce perchè la sua parte erbacea è più vegeta, le foglie più larghe e persistenti anche dopo la maturanza, il che non avviene specialmente nell’invernengo; il culmo è robusto, la spiga ha una forma quadrata, barbe lunghe quasi dentate, e