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formazione del bozzolo. | 627 |
la foglia non è più mangiata, si toglie il letto in totalità, e si compie il bosco, facendo tante tramezze attraverso alle tavole, disponendo il bosco a ventaglio e non troppo fitto, pel motivo che già vi dissi.
In tutto questo tempo il bigatto vuol aria e caldo; se la giornata è calda e ventilata, aprite ovunque, e lasciate che v’entri aria, calore e luce. Se invece la giornata fosse fredda e piovosa, chiudete ed accendete fuoco.
Vuolsi da taluni che invece debbasi evitare qualunque ventilazione nel momento che il baco sale al bosco, adducendo il motivo che esso, per formare il bozzolo, cerca di preferenza i nascondigli, gli angoli dei locali, del soffitto, delle tavole, le ripiegature della carta, e che usando pel bosco frondi munite di foglie, il bigatto preferisce queste per annidarvisi e filare. Ma questa osservazione, vera nel fatto, parmi che debbasi invece spiegare in altro modo. Il bigatto per fissare i fili che formano come l’intelajatura od appoggio del bozzolo, abbisogna di una superficie non piana, altrimenti gli sarebbe impossibile disporre i fili in modo che lascino spazio da aggirarvisi per formare il bozzolo; ed a me è capitato più volte di vedere che i bachi, obbligati a stare sopra un piano orizzontale, si filarono non un bozzolo ma un tessuto piano, aderente alla superficie, nel quale poi non potevano rinchiudersi. Dunque le larve del baco devono necessariamente cercare le insenature, gli angoli, le superficie dei corpi poco distanti fra loro, ecc., condizioni tutte che eminentemente riscontrarsi nelle foglie delle frondi disposte a formar bosco, ai lembi delle quali, fissando il baco i primi fili, le accartoccia formandone una comodissima nicchia. In natura le larve degli insetti che vivono sulle piante ricercano esse pure pel medesimo motivo le insenature della corteccia, dei rami, ecc., e meglio ancora s’annidano nelle foglie rimaste, accartocciandole come vi ho detto.
§ 632. Durante la salita al bosco è necessario il tener cura di quei bigatti che cadessero sulle tavole, e di quelli che vagassero troppo lungi da esso. Io però non consiglio di fare come molti fanno, cioè di attaccarli addirittura sul bosco, perchè bene spesso accade che molti di essi abbisognino ancora di cibo, e ridiscendano cagionando un inciampo a quelli che stanno ascendendo. I bigatti, così detti maturi, perchè perfettamente trasparenti e che assolutamente rifiutano il cibo, i quali vagando per le tavole mostrassero di voler salire il