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622 della temperatura, ventilazione e luce.


Parlando della vite, dissi che il gelso selvatico poteva servire come un buon sostegno nei nostri filari; e che tenuto a capitozza con una rotazione di tre anni, nel 2.° e nel 3.° poteva dare foglia, mentre i rami di tre anni tagliati nell’inverno del 3.° anno al 4.° anno, ci fornirebbero ottime maneggie. Ora vi raccomando ancora questa cosa, perchè, persuasi dell’innocuità della foglia del gelso selvatico, possiate con buon esito aumentare la quantità de’ bigatti che volete allevare.

della temperatura, della ventilazione e della luce.

§ 629. Gli effetti benefici della temperatura atmosferica non posson andar disgiunti da quelli della ventilazione e della luce.

Nella pratica abbiamo veduto che i bigatti appena nati a 25° circa, vengono trasportati nei locali d’educazione riscaldati a 23°, e dopo ciascuna muta, la temperatura si abbassa d’un grado circa, in modo che dopo la quarta non sorpassi i 20°.

Ma che avviene operando in tal modo? Nei primi momenti, per mantenere una temperatura tanto superiore all’esterna atmosferica anche di giorno, abbisogna riscaldare il locale con cammini; e questi, oltre al grave dispendio ed alla cura che richiedono, non riscaldano mai uniformemente il locale: davvicino talvolta riscontraci i 28° e poco più lontano i 20° ed anche meno. Inoltre dovendo tener ben chiusa ogni apertura per mantenere questo calore, necessariamente resta esclusa l’aria esterna e l’umidità; ed il locale, per la cattiva generale costruzione de’ cammini, s’empie di fumo, e l’aria ambiente è soverchiamente secca. Progredendo invece nelle mute, ed avanzandosi la stagione, per diminuire la temperatura dei locali abbisogna escludere ancora l’aria esterna e tener socchiuso o chiuso interamente, impedendo l’ingresso anche alla luce che con sè porta calore. Intanto l’aria ambiente, più fredda dell’esterna, fa deporre a questa una parte del vapor acqueo che naturalmente tien sospeso, il quale (§ 168), aumentato anche dall’evaporazione della foglia e dei letti, rende l’aria soprasatura, cioè produce una vera umidità sensibile, sicuramente dannosa al buon andamento dei bigatti.

Ma come mai nella pratica invalse la massima di diminuire la temperatura dei locali mano mano che il baco da seta progrediva nella sua vita di larva? In verità non saprei