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56 | del colore nei vegetali. |
Il color verde generalmente trovasi in quelle parti che, fornite di pori, in presenza della luce, possono decomporre l’aria atmosferica appropriandosi il carbonio, quali sono le foglie e la corteccia novella. La piumetta del seme appena sbucciata dai cotiledoni, che non ha per anco agito sull’aria, ma che piuttosto si è appropriato un poco d’ossigeno, trovasi ordinariamente biancastra o rossiccia e non si fa verde che in seguito; lo stesso dicasi delle foglie appena sbucciate dalle gemme, e di quelle che conservano un color rossiccio per maggior tempo, quando, per la stagione fredda o piovosa, difficilmente possono appropriarsi il carbonio. Così pure le foglie delle piante deperenti, o di quelle che s’avvicinano al termine della vegetazione annuale, rendendosi più dure ed ostruendo i pori che servono alla respirazione, cessano d’appropriarsi il carbonio, ritengono soltanto una porzione d’ossigeno e cominciano a prendere un color giallo, indi rossiccio e finalmente bruno e cadono. Lo stesso succede coll’invecchiarsi della corteccia d’un tronco. Ordinariamente poi le foglie in questo momento prendono il colore del frutto maturo della pianta cui appartengono, giallo-rosse nel persico, nei pomi e nella vite a frutto rosso; giallognolo in quella a frutto bianco; rosso nel ciliegio; giallo negli albicocchi; giallo oscure nel pero, ecc. Il color rosso e bianco domina nei climi freddi ove, come vedremo, l’appropriarsi del carbonio è più difficile per la bassa temperatura; il giallo nei caldi e secchi; il verde nei climi temperati ed umidi. I fiori, ossia i petali, le parti che li compongono ed i frutti, mancando di stomi o pori, non sono mai verdi, e si sa che assorbono molto ossigeno. L’azione diretta del sole sui fiori o sul frutto tende a dar loro un color maggiormente rossiccio; un frutto in parte coperto da qualche foglia è più rosso o di color più carico ove riceve liberamente i raggi solari. Private le foglie della luce imbianchiscono.
Dirò infine non essere improbabile che una maggiore o minor ossigenazione od appropriamento d’ossigeno sia la causa