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608 | educazione artificiale. |
condare la natura, limitandoci a sottrarlo dalle vicende sfavorevoli naturali, allo scopo di conservare il maggior numero possibile d’individui, il che deve essere l’unico intento dell’educazione. E dico questo perchè alcuni spinsero tant’oltre la mania dell’educazione naturale, che suggerirono di allevare i bigatti sui gelsi ed all’aperto, vedendo che alcuno di essi, trasportati casualmente in campagna colla lettiera, compì felicemente il proprio bozzolo. Ma pongasi invece d’averne una quantità anche di soli 5 ettogrammi, e si vedrà di quale imbarazzo saranno, quanto lenta sarà la loro vita e di svariatissima durata, per la diversa opportunità d’aver foglia, caldo, ecc. Aggiungetevi la distruzione che vi eserciterebbero gli uccelli, le formiche, ecc. quelli che verrebbero cacciati a terra dal vento, dalle forti pioggie, o dalla stessa imperizia del bigatto che rodesse l’attacco della foglia al picciuolo, e vedrete che sarà una bella cosa se dopo circa quaranta giorni e saltuariamente, un solo 10 per 0/0 dei bigatti potrà fabbricarsi il bozzolo.
L’educazione artificiale adunque si fa in appositi locali appunto perchè il baco da seta goda di una temperatura più opportuna ed uniforme, perchè sia riparato dalle vicende atmosferiche che possano recargli danno, e finalmente perchè più uniforme sia la vita, e contemporanee le metamorfosi nei singoli individui che ci proponiamo di allevare.
educazione artificiale.
§ 618. Nascita delle uova. Poniamo d’avere le uova del baco da seta, volgarmente dette semente, deposte sopra un pannolino, come dirò in ultimo parlando del modo d’ottenerle per l’educazione dell’anno seguente, ed osserviamo dapprima che avverrebbe di queste uova quando se ne affidasse lo schiudimento alla natura; osserviamo quanto siano attendibili i metodi artificiali più usitati; e finalmente procuriamo di trarne quelle norme che meglio s’addicano al nostro intento.
Nel caso che questi pannilini fossero in posizione tale da sentire liberamente l’influenza atmosferica, ed il graduato aumento di temperatura primaverile, giungerebbe quell’epoca in cui alcune comincerebbero a schiudersi; ma questo schiudersi delle uova durerebbe per cinque o sei giorni ed anche più, perchè non tutte le uova si troverebbero nelle stesse condizioni in quanto all’influenza della temperatura e della umidità