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nozioni generali sul baco da seta. | 607 |
ginatevi ora quali e quanti cambiamenti dovette subire l’interna ed esterna costituzione del bigatto per prendere così svariate forme. I piedi posteriori membranacei della larva scomparirono, e quella parte di corpo ov’erano attaccati forma ora il ventre della farfalla; i sei piedi davanti li troviamo ancora, ma di forma diversa, non coriacei ed articolati. Ma, si dirà, le ali e le antenne del capo della farfalla da qual parte sbucarono fuori? dov’erano le traccie di queste parti nella larva? Nella parte più tondeggiante della crisalide già si intravedevano, ma nella larva dove erano?
Queste sono domande alle quali non saprei rispondere come vorrei; solo vi dirò di ammirare anche in ciò quanto la vita anche del minimo insetto sia un continuo movimento, un continuo miglioramento. La stazionarietà non la è permessa neppure ai sassi.
Ma v’ha di più. Voi sapete che per aver dei bigatti si fanno nascere le loro uova, e che queste sono il prodotto della farfalla femmina, stata accoppiata colla farfalla maschio; ed ecco che nello stadio di farfalla sviluppasi il diverso sesso; la farfalla femmina è più grossa della farfalla maschio, ha il ventre più tondeggiante, ali meno robuste e meno spiegate, e si muove pochissimo e quasi a stento, mentre il maschio di forme più piccole e più svelte, e dotato di ali più forti, appena nato, si muove rapidamente in cerca d’una compagna. Or bene, chi di voi avrebbe nella larva distinto il sesso? Nessuno certamente. I rudimenti c’erano, ma quasi invisibili ed inerti, come un grano che non possa germogliare. Epperò la farfalla dicesi insetto perfetto, perchè soltanto in questo stadio può adempire alla propagazione della specie.
Le farfalle non prendono alimento alcuno, ed appena uscite dal bozzolo cercano l’accoppiamento, il qual dura certe volte più d’un intero giorno, quando non vengano disgiunte dapprima a bella posta. Staccate, il maschio dopo un giorno o due muore, e la femmina depone le uova sugli oggetti sui quali si trova, fissandoveli mediante un umore gommoso vischioso. Le uova così deposte, sopportano qualunque vicenda atmosferica di caldo e di freddo, ed aspettano i tepori della vegnente primavera per ischiudersi, e ripetere in altra generazione di bachi le stesse metamorfosi che abbiamo già osservate.
Eccovi pertanto la storia della vita del baco da seta. Io non la esposi per soddisfare la curiosità, ma piuttosto perchè nella educazione artificiale di questo insetto si procuri di asse-