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EDUCAZIONE DEL BACO DA SETA





§ 612. La differenza d’opinione sull’educazione del baco da seta è tale e tanta fra i pratici, che chi fosse novizio in questa faccenda, non saprebbe a chi dar retta per imparare come e più sicuramente ottenere un buon raccolto di bozzoli. Chi vorrebbe tenere i bigatti al caldo e chi nella fredda umidità; chi quasi li vorrebbe tenere all’aria aperta ed al sole, chi invece rinchiusi come in una scatola e nella perfetta oscurità. Queste sono condizioni ben diverse fra loro, eppure tutte contano i loro miracoli, o per lo meno le loro prove di fatto. Dunque a chi credere? A nessuno, dico io. Il baco da seta, quando è sano, è un insetto più robusto di quanto si crede, e per sano l’intendo specialmente non affetto da calcino; perchè altro è allevarlo in istato sano, ed altro quando sia preso da questo male. Tutti gli scrittori di bacologia propongono un metodo d’educazione diretto a prevenire ed a rimediare a questa malattia; ed io credo che ciò non sia nè giusto nè ragionevole, come non si tratterebbe un uomo sano, al pari di un altro ammalato. Il sano deve regolarsi con norme igieniche, assecondando la natura, evitando i disordini; l’ammalato all’incontro deve curarsi e porsi in circostanze diverse, se, non altro perchè la malattia mette in condizioni non naturali il suo orga-