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durata del gelso. | 593 |
volentieri la scorza delle radici che hanno un sugo denso dolciastro.
§ 604. Per ultimo dirò che la vita, ossia la durata proficua del gelso è tanto più breve, quanto più larga sarà la foglia della varietà innestata, perchè di solito è indizio di fibra assai porosa e poco resistente; come deperirà relativamente più presto quanta minor estensione potrà occupare colle radici; quanto più sarà potato largamente ogni anno; quanto più profondo sarà il lavoro del terreno presso il suo tronco, o quanto più profonde radici metteranno le annuali coltivazioni che gli sottostanno; quanto maggiore sarà l’umidità, o l’incostanza delle vicende atmosferiche; e quanto meno profondo e buono sarà il terreno nel quale è posto a vegetare.
§ 605. Fra gli agricoltori è opinione che dove sia morto un gelso più non ve ne possa allignare un altro, perchè non vivrebbe tutt’al più che 5 o 6 anni. Questo condurrebbe alla triste conseguenza che dopo un centinajo d’anni circa non vi sarebbe più un pezzo di terra nel quale piantare un gelso con speranza di buona riuscita. Nella pratica invero si osserva questo fatto, cioè che, rimettendo immediatamente un nuovo gelso al posto di uno che sia morto, riesce difficilmente, oppur muore anch’esso dopo pochi anni.
Per giudicare della giustezza di questa opinione importa indagare le cause probabili. E, prima di tutto, se al posto preciso dove morì un gelso se ne ponga un altro, le radici di questo incontreranno sicuramente parte delle radici guaste di quello che perì, e delle quali non si liberò affatto il terreno. Inoltre è chiaro che dove morì un gelso, dopo d’avervi vegetato per buon spazio di tempo, il terreno sarà di già spoglio di quei principj inorganici necessarj anche ad un altro gelso, e che soltanto dopo molti anni possono nuovamente rinvenirsi in condizione assimilabile, per il lento decomporsi meccanico e chimico delle particelle terrose. Così, quando noi avremo trovato il modo di opporci all’influenza dannosa delle radici guaste, e di restituire al terreno quei principj che gli furono levati dal gelso morto, avremo anche trovato come un gelso possa benissimo allignare dove ne sia morto un altro.
Per ottenere tale intento, se il terreno è sgombro da coltivazioni, in agosto si leva il gelso morto, cavando nell’egual tempo la fuoppa, ed avvertendo soprattutto di mondar la terra