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funzioni secondarie delle piante. | 53 |
scono dall’epidermide e riscontransi più frequentemente sui picciuoli, alla pagina inferiore delle foglie, sugli involucri delle gemme, e sui giovani steli. Sembrano destinati a difendere queste parti della soverchia umidità esterna, dal freddo, ed anche a limitare l’evaporazione della pianta, essendo essi quasi sempre ricoperti d’un leggerissimo velo viscoso.
funzioni secondarie delle piante.
§ 41. Le parti più esterne d’una pianta, quali sono le radici, il tronco, i rami, le foglie ed i frutti trovansi spesso gementi o ricoperti da materie resinose, zuccherine, gommose, o cerose; queste chiamansi secrezioni, e possono essere normali e costanti in tutte le piante della stessa specie. Queste materie abbondano però assai più nei climi e negli anni secchi e caldi, quasi che servano a trattenere l’umidità nell’organismo vegetale. Nelle Calabrie alcune specie di frassino trasudano un liquido zuccherino, che all’aria s’indura e prende il nome di manna.
I pini ed in generale le piante conifere danno materie resinose; il pesco ed il prugno delle gomme. Sui frutti del prugno, sulle foglie dei cavoli vedesi chiaramente una patina bianca, detta fioretto, che è una vera sostanza cerosa. Le piante che stanno nell’acqua, specialmente se di mare, sono quasi intieramente coperte da uno strato vischioso che le protegge dall’azione solvente del mezzo in cui vivono.
§ 42. Queste secrezioni possono divenire anormali quando, per varie circostanze sfavorevoli, o perchè le radici assorbano più di quanto le foglie possono elaborare, o perchè manchi la giusta proporzione del veicolo acquoso solvente, depongonsi sulle foglie e sulle parti verdi e più tenere, quelle particelle terrose che non poterono continuare la circolazione. Così molte volte le foglie delle piante veggonsi ricoperte da polvere, ordinariamente biancastra, in seguito a grandi sic-