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564 | terreno del gelso. |
nuove gemme. Finalmente dal numero risultante delle foglie deduconsi quelle della parte erbacea più tenera della nuova cacciata, che occupano la cima dei rami, ossia il prodotto di circa 500° di temperatura.
Il calcolo della foglia che può produrre un gelso si fonda sul numero delle foglie sviluppatesi dopo la sfrondatura nell’anno antecedente, perchè a ciascuna di esse corrispondono altrettante gemme, che sono quelle dalle quali muove la vegetazione. Ciononpertanto la lunghezza dei nuovi rami, che può mettere un gelso dopo la sfrondatura, non è sempre in giusta relazione colla quantità della foglia ottenibile, poichè non sempre le foglie e per conseguenza anche le gemme sono fra loro ad una eguale distanza. La maggior distanza tra l’una foglia e l’altra dipende dal maggior grado di umidità della stagione, o del terreno.
Nei gelsi vecchi o deperenti, e nei terreni troppo aridi e magri, invece di dividere per 58 la somma di temperatura, per ottenere la quantità della foglia si dovrà invece dividere per 70 o per 80.
Egli è dunque con questi dati, e con quelli delle spese di coltivazione e del valore della foglia, relativo ad un dato paese, fatto confronto colle spese e col valore d’un altro prodotto, che devesi stabilire la convenienza della coltivazione del gelso; e non dobbiamo seguire una cieca mania di voler coltivar ogni cosa in qualunque clima, ed in qualunque condizione di terreno, di mano d’opera, di consumo, ecc.
terreno pel gelso.
§ 571. Come parlando del clima si è detto non bastare ch’esso sia tale da lasciar vivere il gelso, ma che deve eziandio permettere un dato sviluppo di foglie sulla porzione legnosa dopo la sfrondatura, così anche per rispetto al terreno dirò non bastare che il gelso vi possa vivere, ma essere necessario che vi possa anche prosperare.
Osservando l’analisi chimica del gelso che vi ho data a pag. 95, tav. IV, risulterebbe che il terreno buono per la vite, cioè il calcare, sarebbe pur quello che meglio conviene anche al gelso, trovandosi che il suo legno abbonda di calce, come si ha pure dalla seguente analisi data dal Liebig pel gelso nero.