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della germinazione.

§ 37. Per germinazione s’intende quella successione di fenomeni pei quali passa un seme che, posto nelle favorevoli circostanze, si gonfia, rompe gl’involucri e tende a sviluppare l’embrione che racchiude (fig. 44). Perchè la germinazione abbia luogo richiedesi44. Embrione che si svolge. — r Radicetta. — t Piumetta o fusticino. — g Gemmula. — c Cotiledoni. che il seme sia maturo, che non sia troppo vecchio, poichè molti coll’andar del tempo si guastano e perdono la facoltà di germinare, e che trovi dell’umidità che rammollisca gl’inviluppi, penetri nel suo tessuto, lo gonfii, e v’introduca allo stato di soluzione quei gas e quelle sostanze che servono al primo sviluppo. Ciononostante, nelle piante terrestri l’umidità non dev’essere soverchia, e solo i germi delle piante acquatiche possono svilupparsi intieramente sott’acqua, sebbene alcune portinsi o stiano alla superficie finchè siansi sviluppati, per poi approfondarsi. Questo prova che l’aria è indispensabile alla germinazione, nel qual tempo il seme s’appropria l’ossigeno.

§ 38. Un certo qual grado di calore è pur necessario, poichè vedesi che al disotto di 0° i semi non danno segni di germinazione, e che disseccano oltrepassando i 45°. Perciò il tempo più propizio alla germinazione è la primavera e l’autunno. La luce non è indispensabile, anzi, quando è molto vivida, contraria la germinazione, che invece è favorita da una discreta oscurità. L’elettricità anch’essa ha la sua influenza favorevole alla germinazione.

Non tutti i semi delle piante amano un egual grado di umidità e di calore, od hanno l’egual bisogno d’aria. Alcuni