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rinnovamento della vigna. | 505 |
fiori vadano a male e molti giovani tralci rimangano senza frutto; importa quindi togliere alla pianta questo inutile dispendio di umori.
Con queste prime cure noi avremo già diminuito di molto l’ombreggiamento; ed il sole potrà meno difficilmente riscaldare il terreno, e lo asciugherà più presto dopo le pioggie; oltre di che il nutrimento della vite sarà stato concentrato soltanto nei tralci utili, e non a mantenere inutile fogliame, diminuendo anche il fastidio della potatura pel venturo anno.
§ 518. Ad accrescere questi effetti, singolarmente negli anni umidi o piovosi, conviene nella seconda metà d’agosto o nella prima metà di settembre, levare la cima ai tralci che portano uva, rispettando però quelli che devono servire per mettere a frutto successivamente. Questa operazione dicesi cimare. La cima poi deve levarsi un occhio o due al di sopra del grappolo. Che se non bastasse, per la stagione troppo fredda o piovosa, gioverà anche sfrascare la vite presso i grappoli, dopo i primi dieci giorni di settembre.
§ 519. I giovani tralci che mano mano si levano alle viti e le foglie possono utilizzarsi verdi o secche pel mantenimento del bestiame, od anche conservarsi in luogo apposito qual concime da sotterrarsi all’epoca della scalzatura.
Io vorrei che gli agricoltori si persuadessero che queste cure sono nè troppo lunghe, nè costose. Lungo le rive del Reno ed in molte provincie del mezzodì della Francia sono tutte eseguite a puntino ogni anno, e trovano un abbondante compenso nella miglior qualità del vino.
rinnovamento della vigna.
§ 520. Dopo 30 o 40 anni dall’impianto, a seconda del terreno e delle cure, la vigna incomincia a scemare di prodotto, sino a non compensare neppure le spese annuali di coltivazione. Pochi proprietari fanno questa osservazione, perchè il legname e la fatica è quasi tutto a carico del contadino, ma se dessi provassero a far bene i conti, è certo che molte viti cesserebbero di far cattiva mostra di sè, e di arrecare inutili fatiche al coltivatore, ed un’ombra dannosa al terreno. In Francia, dove la coltivazione della vite è meglio intesa, questi conti si fanno con esattezza.
Una vigna ben regolata e concimata opportunamente, alla quale venisse restituito quanto gli si vien levando coll’uva,