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maniere diverse di allevare la vigna. | 491 |
continua a suddividere o si mantengono più robuste le biforcazioni ottenute nel terzo, ecc.
In questi anni la vite si educa nei modi già esposti finchè nel quinto anno s’innalza 145.il gambo sino alla prima ramificazione della pianta. Nel sesto, i tralci ottenuti, un solo per gambo, o due al più intrecciati fra loro, si accavallano alle prime biforcazioni, fissandoveli con salici (fig. 145). Questi tralci si possono lasciare liberamente pendenti, o congiungere con quelli delle piante vicine, a guisa di rete al di sopra del suolo. Presso il collo della vite, ossia al luogo della piegatura, si devono conservare dei mozziconi, i quali servono a preparare i tralci per l’anno vegnente.
Nel tratto successivo la pianta deve essere regolata a norma dell’aumento della vite, onde non produca un troppo esteso ed inutile ombreggiamento.
Questo metodo di tenere le viti, quantunque sia il meno dispendioso, perchè risparmia il legname di sostegno, la paleria, molti salici e mano d’opera, pure non conviene ai climi temperati, perchè l’uva riesce sempre più acquosa, meno colorita e meno dolce, per cui si ottiene un vino scadente.
Alcuni per ovviare all’ombreggiamento prodotto dalla pianta viva, pensarono di sostituire alla pianta viva bronconi e pali secchi; ma in questo caso la spesa si sarebbe aumentata di molto senza un vantaggio sensibile nella qualità dell’uva.
§ 505. Vite a pergola. Per disporre la vite a pergola si fanno delle fosse longitudinali, piantandovi i gambi a 1m,00 a 1m,50 di distanza fra loro. Su questa linea nel 4.° anno si dispongono lunghe maneggie onde il nuovo tralcio salga molto alto; nel 5.° lo si taglia alla giusta altezza, e nel 6.°, si fissa una doppia fila di paloni, l’una sulla linea della piantagione e l’altra dicontro a 2m,50 di distanza, attraverso i quali si fermano alcune pertiche in modo da formarne come un telajo, alto da terra circa metri 2, o 2m,50. La vite poi si distende sopra questo telajo, e si allunga conservando una porzione di tralcio vecchio (fig. 146).
L’allevamento della pergola è il più dispendioso per la gran quantità di legname, di salici, e di mano d’opera. L’uva in-