Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/498

490 maniere diverse di allevare la vigna.


Quanto meno il clima sarà caldo, la vite dovrà tenersi tanto più bassa, perchè possa ricevere maggiormente il calore riverberato dal terreno. Nei climi temperati, quanto più il terreno sarà sciolto ed asciutto, sì alleverà bassa onde impedire che i raggi solari lo asciughino troppo presto. Nei terreni forti ed umidi, si educherà un poco più alta per lasciare più libera la ventilazione e facile l’ingresso ai raggi solari. In generale, anche nei climi caldi, la vite dà sempre uva migliore quanto più è tenuta bassa. Dove però si coltivino promiscuamente altri cereali, il gambo della vite non deve essere più basso di metri uno.

Non tutte le viti poi, anzi le migliori, non vogliono essere educate molto alte; soltanto le bianche e le rossastre riescono meglio salendo in alto e distendendosi lungamente.

§ 504. Viti sulle piante. L’uso di tener le viti sulle piante è proprio dei paesi caldi dell’Italia, sin quasi alla sponda destra del Po. Colà il sole è abbastanza forte perchè l’uva maturi quasi sempre prima della metà di settembre. Si usa anche da noi l’innalzare le viti sulle piante allo scopo di meglio lavorare il terreno sottoposto, ma d’ordinario si ha un’uva scadente, se si paragona a quella di vite bassa, coltivata nella stessa località; e tutti conoscono quanto valga l’uva d’orto, ove concorre anche un terreno troppo ricco di concimi animali.

Le piante che servono di sostegno sono: il pioppo nei paesi caldi, e che da noi non converrebbe ombreggiando di troppo il terreno; l’olmo ed il ciliegio al piano e nei climi temperati; l’oppio od acero al colle ed al monte.

In questo caso non si fanno fosse ma formelle o buche, larghe 2m,00 in quadro e profonde 1m,00, mantenendo fra loro una distanza tale che ogni pianta goda una superficie di 25m,00. Nella formella si disponga dapprima la pianta, la quale deve avere una grossezza di 0m,06, ed all’ingiro, alla distanza di 0m,50, si dispongono tre o quattro magliuoli o barbatelle. In tutto il resto si pratica nei modi già indicati per l’impianto.

La pianta che deve servire di sostegno nel secondo anno si taglierà a quell’altezza che credete opportuna, ed in quell’anno vi si lasciano sole tre o quattro cacciate, che nel terzo anno vengono recise a 0m,50 di lunghezza, e che non dovranno avere più di due cacciate per ciascuna, in modo da formare tre o quattro biforcazioni; nel quinto anno si