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farà buona. Se la piantagione si sarà fatta in autunno, la si rincalzi alquanto perchè l’acqua non vi stagni dappresso; se invece fu eseguita in primavera la si lasci un poco infossata, onde meglio rattenga l’umidità e la pioggia, ricolmando in seguito, mano mano che la terra smossa cede sotto il proprio peso.

§ 501. Volendo piantare magliuoli si riempie dapprima la fossa, mescolando la terra al concime: indi si prendono i magliuoli, e con una forcelletta di legno, comprimendo sul martelletto, s’infossano alla profondità di 0m,30 a 0m,50 secondo le circostanze e la qualità del terreno. Questa operazione vuol essere fatta con diligenza, per non comprimere troppo la terra smossa, e per non guastare la corteccia del magliuolo nell’introdurlo nella terra; in seguito gli si comprime leggermente intorno la terra. Questi magliuoli si possono piantare, interrandoli mano mano, come si fa colle barbatelle, ma colla prima maniera, fatta con diligenza, quando la fossa sia appena riempita e che la terra rimanga soffice e non compressa dalle pioggie, l’operazione riesce più spedita e regolare.

Alcuni pongono i magliuoli a due a due, perchè nel caso che uno non prendesse sia sostituito dall’altro, levando poi il morto, od uno dei due nel caso che ambedue avessero mandate radici. In ogni modo questa non è una bella usanza; se si trascura di levare il magliuolo morto, esso farà danno alle radici del vivo, e se tutti e due i magliuoli avranno fatte le radici, esse si saranno talmente intrecciate fra loro, che non si potrà levarne uno senza far guasto all’altro.

cure nei primi cinque anni dopo l’impianto.

§ 502. Fatto l’impianto dei magliuoli si taglieranno immediatamente colla tanaglia presso terra, in vicinanza d’un occhio ben nutrito. Ho detto immediatamente e colla tanaglia perchè tagliando tardi, o con altro istrumento tagliente ad uso di falcetto, si smuoverebbero le pianticelle o le loro recenti radichette. Nate poi le gemme se ne lasci soltanto una o due. Se però si fossero usate le barbatelle, sarà meglio lasciar loro intiera la cacciata ancorchè piccola, purchè sia sana e monda da seccumi e rametti laterali.

Nei primi due o tre anni si permetta alle giovani cacciate di crescere e serpeggiare liberamente presso terra, sostenendole soltanto a poca altezza, quando lo spazio circostante ve-