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del fiore.

A qualunque vegetale, come a qualunque altro essere che sia dotato di vita, non basta il nascere, il nutrirsi ed il crescere, abbisogna eziandio che riproduca altri esseri simili a sè medesimo, e perciò deve essere fornito degli organi sessuali o riproduttori; fuorchè essendo le piante prive della facoltà di muoversi, in esse è comunissimo l’ermafroditismo, ossia il trovarsi gli organi maschili e femminili riuniti sullo stesso individuo.

Nelle piante è il fiore quella parte che contiene gli organi destinati alla riproduzione. Vi sono dei fiori maschi che hanno solamente gli organi maschili, e dei fiori femmine che portano soltanto i femminili. Il fiore ermafrodito è quello che contiene gli organi d’ambi i sessi. In una pianta possono trovarsi fiori d’entrambi i sessi, separati fra loro, come nelle zucche, meloni, ecc.; possono essere tutti ermafroditi, come nel frumento, melgone, ecc. e possono rinvenirsi soltanto gli organi maschili o soltanto i femminili, come nel canape. Perciò le piante distinguonsi in maschie, femmine ed ermafrodite.

27. c Calice d’una potentilla (Potentilla verna), veduto al di sotto col suo calice b.
28. Spaccato d’un fiore — c Calice. — p Petali. — e Stami. — s Pistillo. — o Ovario.
§ 29. L’organo maschile d’un fiore dicesi stame, il femminile pistillo. Questi organi, separati o congiunti fra loro, sono sempre, come le gemme, difesi da alcuni involucri. Il più esterno, ordinariamente, verdastro, dicesi calice, l’interno corolla, formata da espansione unica o divisa, che ordinariamente chiamansi foglie del fiore, e che noi diremo petali (fig. 27 e 28). Il picciuolo del fiore, ossia quella parte per la quale è attaccato ai rami dicesi peduncolo.