Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/471


erba medica. 463

del grongo o gringo (fig. 141), il quale nascendo assieme e facendo in breve spessissime 141.
Grongo con fiore ingrandito.
e fine ramificazioni presso terra, finisce col soffocare la medica circostante. Il seme del grongo può essere separato, siccome più piccolo, mettendo il tutto sur un setaccio che possa trattenere i semi della medica, lasciando passare quelli più piccoli del grongo; meglio ancora sarà procurarsi il seme ne’ proprj campi, dalla medica che fiorisce in primavera, quando però sia già seminata da due anni. La quantità di granelli occorrenti per seminare un ettaro di terreno è di chil. 9,00, che si mescolano a cenere o sabbia fina, onde aumentarne il volume, e suddividerla e spanderla più equabilmente.

§ 472. Il perfetto lavoro del terreno è poi una condizione indispensabile alla buona riuscita; esso deve lavorarsi ripetutamente e profondamente in luglio od in agosto per mondarlo delle cattive erbe; poi ancora in autunno, lasciando intatte le zolle, le quali si disgregano e polverizzano coll’acqua, col gelo e coll’aria durante l’inverno. In primavera si deve concimare abbondantemente con letame piuttosto grosso, indi sulla fine di febbrajo si ara nuovamente molto profondo, poi si erpica, si semina l’avena, e finalmente la medica, la quale si ricopre col rastrello, uguagliando ben bene la terra.

Un lavoro alquanto dispendioso, ma che certamente è compensato dal maggior prodotto, è quello di far passare in primavera tutta la terra per la profondità di un metro. Per rare questa operazione s’incomincia dal fare un fosso largo 1m da una parte qualunque, profondo pure 1m, indi si fa passare tutta la terra a questa profondità, togliendone le radici delle erbe cattive ed i sassi, lasciando piuttosto al di sopra la terra meno buona, che per mezzo dell’aria, del lavoro e della successiva concimazione si farà buona anch’essa. Durante questa operazione vi si potrà mescolare buona quantità di concime grosso, frantumi di legno, oppure quei materiali che valessero a correggere la cattiva qualità dei terreno, come sarebbe la