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462 | erba medica. |
altre piante fuor di quelle che ora si coltivano? E questi grani, e queste piante vi furono forse sempre in Italia, in Lombardia? No. E senza andar tanto lontani, anche il riso, la fraina, la patata, la robinia, il gelso e tant’altre piante vennero da non molto tempo introdotte dall’Asia o dall’America nella nostra agricoltura, e vedete di quanto vantaggio riescono; perchè dunque fare addirittura il brutto viso ad altri grani, ad altre piante che vi si consigliassero di coltivare, e che continuamente verrebbero ad accrescere la varietà de’ nostri prodotti? State sicuri che nessuno ha voglia di rovinar sè stesso, col far danno agli altri. Provate insomma, e con diligenza, prima di dire questo conviene e questo non conviene.
Si diceva che la medica era dura, poco nutriente e che produceva nel bestiame la gonfiezza di ventre; provata diligentemente si trovò invece che non solo dà un prodotto maggiore di qualunque altro foraggio, ma che tagliata nel primo fiorire, è tenera, sostanziosa, e produce la gonfiezza meno facilmente del trifoglio tagliato verde.
§ 470. La medica resiste anche ai nostri estati più caldi ed asciutti e soffre meno il freddo del trifoglio. Essa ha una radice lunghissima, quasi sempre unica, priva di suddivisioni laterali, e si approfonda nel terreno anche a più di un metro; generalmente in un terreno profondo e sciolto, in due anni la radice sorpassa il metro di lunghezza.
Questa maniera di mettere le radici della medica, e la sua composizione che abbonda di calce e di potassa (pag. 93), ci indica che il terreno migliore per questa pianta dev’essere il sciolto, calcare argilloso, assai profondo. Nel terreno sabbioso non troverebbe i principj opportuni, e nell’argilloso avrebbe un ostacolo all’estendere le radici, anche per la troppo frescura ed umidità che mantengono questi terreni a qualche decimetro sotto la superficie. Del resto il terreno sabbioso si potrebbe correggere coll’argilla, e l’argilloso coll’abbondante aggiunta di calcinaccio, ossia avanzo del cemento di fabbriche demolite. L’erba medica quando sia coltivata con cura, e nel terreno che le convenga, può durare dai 15 ai 20 anni.
§ 471. La buona o cattiva riuscita della medica dipende inoltre dalla qualità del seme, dalla preparazione del terreno e dalla cura e concimazione che le si prodigano.
Il seme perchè sia buono dev’essere di color giallo-oscuro, pesante, lucido, non raggrinzato, e schiacciato mostri umida la sostanza interna. Spesso con questo seme va unito quello