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456 | conservazione del fieno. |
e fermentare, perchè più tenera e fogliosa di quella degli altri tagli.
Talvolta il terzo taglio può restare più giorni nel prato soltanto perchè il cielo essendo annuvolato non permetta il suo totale appassimento. In questo caso si potrebbe fare come si usa in Fiandra, cioè, dopo il primo giorno di discreto appassimento, ridurre l’erba in grossi mucchi, i quali dopo un giorno, od anche solamente nel decorso di una notte, cominciano a fermentare e riscaldarsi; così, quando si sentano molto caldi, distendendoli ed allargandoli, il vapore che si svolge dall’erba pel riscaldamento suscitatosi, trascina con sè molta umidità. In tal modo si prosegue sino al perfetto appassimento, facendo i mucchi tanto più grossi quanto più l’erba abbia perduto di acqua.
Molti invece, quando l’erba sia discretamente appassita, usano caricarla sui carri, sui quali parimenti si riscalda; poi si getta e si ricarica. Quest’operazione, rinnovata almeno due volte anche in giornate nuvolose, ma non piovose, basta a ridurre il fieno ad uno stato conveniente per la conservazione. Con questo mezzo, cioè quando sia caricato sui carri, si può condurre al coperto in tempo di pioggia, e voltarlo da un carro all’altro.
In ambedue questi casi il fieno contrae bensì un color rosso, ma si conserva ancor buono e sostanzioso, e si ha il vantaggio di non lasciarlo troppo tempo esposto alle intemperie, sgombrando anche più presto il prato, perchè si rivesta di nuova erba.
conservazione del fieno.
§ 464. Quando si vede che l’erba è secca bastantemente si carica sui carri; e non si dovrebbe mai scaricare se non il giorno appresso, perchè scaricando il fieno subito dopo, troppo facilmente cade in minuzzoli e non si può comprimere convenientemente; laddove aspettando il giorno seguente, il fieno, restando sul carro, si uniforma, cioè l'umidità che ancora sta nelle porzioni più grossolane, si distribuisce nelle parti più sottili e troppo secche, e così diviene molle, e meglio compressibile senza rompersi. Il fieno ordinariamente si ripone in cascine coperte; e scaricandolo devesi procurare di sminuzzarlo e spanderlo ben bene a mano, disponendolo in piano, e comprimendolo con molta gente, onde non restino nè vuoti,