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prato stabile irrigatorio. 435

sere in relazione coll’esposizione, col terreno, e colla disposizione complessiva del fondo. La disposizione e la livellazione deve essere in relazione col livello del fondo inferiore, e col livello del fondo sul quale sì vuol istituire il prato, ossia colla quantità della terra disponibile.

Perciò avanti tutto, a pari circostanza, si dovrà preferire la riduzione del terreno superiore, onde si possano utilizzare le colature, o perchè almeno non vi possano stagnare. Si sceglierà inoltre quel terreno che già per sè presenti una pendenza da mezzodì a tramontana, onde meglio risenta l’azione dei raggi del sole, e perchè minore sia il trasporto di terra. Per poi diminuire questo trasporto, se la pendenza sarà nel senso della minor larghezza, si può dividere il terreno in tre parti, due delle quali s’irrigano con acqua viva e la terza colla colatura. Le due parti superiori possono essere unite o disgiunte fra loro, a seconda del bisogno e del modo d’irrigazione. Se il pendío fosse sensibile, ed in direzione della lunghezza, allora lo si dividerà in due o tre piani di diverso livello.

Sempre però abbisognerà osservare l’altezza dello strato di terra buona, per sapersi regolare negli abbassamenti, e per non essere costretti a mettere il prato sul terreno troppo magro, od a scavare la terra magra per sovrapporvene un poco Prospetto di un prato in terreno di soli 0m,75 di pendenza.