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424 | diversi modi d’irrigazione. |
evapora meno d’una risaja, e che la risaja evapora meno d’una palude; essendo pochissima l’evaporazione che subisce una superficie perfettamente e costantemente ricoperta da uno strato d’acqua alto discretamente, e che non permetta il riscaldamento del suolo sottoposto, in confronto dell’evaporazione di un’altra superficie ricoperta ad intervalli, per poca altezza e cosparsa di corpi estranei alla sua superficie. Qualora ne voleste una prova potrete imbevere un pezzo di spugna d’un decilitro d'acqua, e la introdurrete in un bicchiere senza comprimerla, un altro decilitro d’acqua invece lo porrete senz’altra cosa in un bicchiere d’egual grandezza, sicchè le due superficie superiori sieno eguali. Se voi farete attenzione, vedrete che il decilitro d’acqua contenuto nella spugna sarà totalmente evaporato, quando quello dell’altro bicchiere non sarà scemato che di poco. Questo fatto adunque prova abbastanza chiaramente che l’evaporazione dell’acqua non è in ragione della sua quantità; ma bensì della superficie che presenta all’aria, e che per ciò l’acqua della spugna evaporò più prontamente, perchè stendendosi nella porosità presentava una maggior superficie. Così le paludi essendo assai porose o spungose evaporano assai più d’una risaja, e questa evapora più d’un lago, perchè gli steli del riso servono ad aumentare la superficie dell’acqua, imbevendosi ed inumidendosi le loro parti interne od esterne; il che più ancora si mostra allorquando si dà l’asciutta.
§ 447. Se però l’irrigazione, nelle suesposte circostanze, presenta dei vantaggi igienici, in molti luoghi d’aria già salubre può riuscire di danno, qualora venga introdotta in abbondanza, a brevi rotazioni, oppure nelle coltivazioni che richiedono una irrigazione continua, quali sono la marcita e la risaja. E per verità, queste due coltivazioni, una estiva o l’altra jemale, non si stabiliscono già soltanto ove il terreno sia paludoso, ma eziandio dovunque si possa aver acqua sufficiente od adattata; ed in allora è certo che una risaja disposta ove dapprima era un terreno asciutto, od anche semplicemente un prato od un campo irrigatorio, aumenterà l’umidità naturale di quel paese, e potrebbe renderlo anche insalubre. Egli è perciò che quando l’irrigazione occupi una estesa superficie, oppure che non sia interrotta da coltivazioni e da terreni che non vengono irrigati, influisce sull’umana salute, come vediamo accadere in quasi tutte le province della bassa Lombardia, e specialmente ove domini la risaja. Ivi, nell’estate,