Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
398 | dell’irrigazione. |
dalla pioggia s’approfonda nel terreno sei volte l’altezza dello strato d’acqua caduto.
Richiamate queste nozioni, e conoscendo che l’umidità naturalmente non viene impartita alle piante che per mezzo delle pioggie, delle nevi e delle rugiade che vengono in diretto contatto con esse, oppure per mezzo delle acque che provengono dalle sorgenti, e che, sortendo dal loro letto, possono bagnare ed inondare qualche superficie coperta di vegetali, ben presto ci accorgeremo che in tal modo l’umidità non può essere impartita nè regolarmente, nè a norma del bisogno della pianta.
Ma all’agricoltura importa che l’umidità venga offerta alle piante nella quantità e nel tempo necessario a ciascuna di esse, onde ritrarne il maggior possibile vantaggio nelle varie coltivazioni. L’agricoltore infatti non solo desidera o deve coltivare quella pianta che gli è più utile, approfittando della maggiore o minore umidità naturale del terreno; ma il più delle volte è obbligato a coltivare una pianta piuttosto che un’altra, per essere il di lei prodotto più ricercato e per conseguenza di maggior valore di quello d’un’altra che meglio si adatterebbe alle qualità fisiche o chimiche del suolo. Abbiamo veduto come correggendo fisicamente e chimicamente il suolo con diversi lavori, con varie materie e concimi, si possa coltivare anche una pianta che naturalmente non allignerebbe in un dato terreno; ed ora trattandosi di coltivare piante che vogliono un diverso grado d’umidità, quantunque poste a poca distanza, fra loro, od alternate sullo stesso spazio di terra, e quindi sotto eguali condizioni atmosferiche, l’agricoltore pensa a provvedere artificialmente ed a suo piacimento il terreno di questa umidità, a ciò venisse regolarmente, e nei momenti opportuni fornita alle piante in quella quantità che ritiensi necessaria al diverso stadio della loro vita. E l’operazione di fornire artificialmente l’umidità o l’acqua al terreno, perchè da esso l’assorbano le piante, dicesi irrigazione.
§ 412. In Italia l’irrigazione artificiale era conosciuta sin da tempi assai remoti. Virgilio ne parla; e sembra che la Lombardia fosse quella porzione della Valle del Po che meglio ne usasse, poichè si hanno documenti che sino dal 900 l'irrigazione aveva le sue norme, e che nel 1065 vi erano canali navigabili: perciò comune ed assai antica è la rinomanza di fertilità che gode la pianura lombarda; ben inteso che sotto una tal denominazione comprendevasi in allora