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dello scalvo. | 369 |
Da queste osservazioni, fatte su boschi situati in terreni meno che mediocri, risulta che il massimo prodotto lo si avrebbe nel decimo anno, e si rileva facilmente che se in questi dieci anni s’avessero a fare due scalvature, si ritrarrebbe un prodotto di 44, laddove facendone uno solo se ne avrebbe uno di 92, ossia un prodotto maggiore del doppio.
Questa norma è utilissima per la rotazione non troppo lunga delle ceppate; e se noi per alcune circostanze dovessimo prolungarla maggiormente, ossia sino ai 30 o 40 anni, avremmo il seguente risultato, dato ancora il prodotto di 92 pei primi dieci anni.
Dai | 10 | ai | 20 | accrescimento | 368, | differenza | 176 |
» | 20 | » | 30 | » | 828, | » | 460 |
» | 30 | » | 40 | » | 1472, | » | 644. |
Ed ecco anche in tal caso che se in 40 anni taglieremo quattro volte, avremo un prodotto di 368, invece che tagliando una sol volta se ne avrebbe uno di 1472, ed un guadagno di 1114. Prolungando questa rotazione la regola non potrebbe applicarsi che per le fustaje. E, ritenuto l’accrescimento di 1472 nel 40.° anno, si ha:
Dai | 40 | ai | 50 | accrescimento | 2116, | differenza | 644 |
» | 50 | » | 60 | » | 3306, | » | 1186 |
» | 60 | » | 70 | » | 4508, | » | 1206 |
» | 70 | » | 80 | » | 5888, | » | 1380. |
Perciò vedesi che il prodotto d’un bosco aumenta col tempo, il quale però deve essere limitato non solo dalla durata della pianta, ma eziandio dalla durata di prospera vegetazione, terminando appena che se ne scorga il deperimento.
§ 391. Ma ora ritorniamo allo scalvo propriamente detto, poichè di quanto riguarda le fustaje ne parlerò trattando del taglio dei boschi. E prima di tutto dirò delle ceppate, per le quali stanno le norme sopra indicate, salvo le differenze portate dalla ricerca, dal prezzo, dal suolo e dalla qualità della pianta ridotta a ceppata. Delle prime circostanze che possono far variare la rotazione dei boschi cedui, giudice ne dev’essere l’istesso avveduto argonomo, e solo ci resta a mostrare quelle portate dalla diversità delle piante.
La qualità della pianta influisce sulla durata della rotazione per la maggiore o minor durata di cui è suscettibile, la quale