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boschi cedui. | 355 |
staje si levano soltanto i rami laterali, lasciando intatti quelli della cima che, a seconda della pianta, abbiano non meno di sei ad otto anni.
Per l’impianto delle fustaje del piano servono le norme che indicai per quelle dei monti, fuorchè in questo caso tutte le operazioni possono eseguirsi con maggior precisione, per la maggior facilità di lavorare il terreno, e per le minori intemperie del clima. Per queste adunque non restandoci altro che di parlare del taglio, passeremo ai boschi cedui a ceppata che tanto interessano la pianura, fornendo combustibile e sostegni alle viti.
§ 376. I boschi cedui a ceppata alla pianura e sui primi colli sono generalmente formati di castagno e di quercia: in quelli dei colli più alti e dei monti si aggiungono anche il frassino, il faggio, l’acero ed altre piante.
Questi boschi a ceppata nella pianura non convengono che nei terreni compatti, argillosi ed alquanto umidi, e per la loro formazione si procede in questa maniera:
Nella primavera o nella state si praticano nel terreno tante fosse longitudinali larghe metri 1, distanti l’una dall’altra metri 3 e profonde 0m60, onde la terra si renda più friabile sotto l’influenza atmosferica, collocando da un lato la prima o più superficiale, e dall’altro la seconda più profonda: quando si voglia far meglio, si può arare anche lo strato profondo lasciandone in piede il solco. Avanti l’autunno si getta nella fossa la prima terra mescolandola a concime, indi a tempo debito, nel mezzo della fossa, si fa un solco nel quale si pongono a conveniente profondità le sementi di castagno, ricoprendole per mezzo d’un rastrello colla seconda terra. Le sementi siano distanti l’una dall’altra 50 centimetri.
Quando il terreno fosse troppo umido o compatto, allora converrà aspettare la successiva primavera. Nati i semi, si zapperanno più volte nell’anno per tenerli mondi dalle cattive erbe, e per conservar soffice il terreno; ogni anno si rincalzeranno le piante colla terra che rimase tra l’una fila e l’altra, e così si lasciano crescere sino all’ottavo od al decimo, a seconda della loro riuscita.
Nel disporre i semi sarà bene di tenere in file separate i castagni dalle quercie, od una essenza dall’altra, e quando fra le quercie se ne voglia allevare qua e là alcuna d’alto fusto si monderà parcamente dai rami laterali che tendessero