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invece che servano a trattenere il terreno, od essere allevate a capitozza o ceppate, si deve tagliarne il fittone, acciò mettano maggior quantità di radici laterali. Nel levarle dal semenzajo si mondino bene le loro radici da quelle rotte o contuse, e, se ne hanno poche, si cerchi di trasportarle unitamente ad un poco di terra.

Le formelle o buche per queste piantagioni devono essere disposte regolarmente in linea se il terreno lo permette, e nella miglior posizione possibile, avendo riguardo alla facilità di scolo ed al pendío, il quale, se sarà forte, richiederà che le linee sieno orizzontali. Altrimenti si cerchino le posizioni che per essere un poco depresse o piane presentino una maggior quantità di terreno o di terriccio. La grandezza di queste formelle dev’essere di 70 centimetri in quadro, e di altrettanti o più di profondità. Fra le linee, lo spazio non sia minore di tre metri e tra formella e formella, nella stessa linea da 2m a 4m, secondo la qualità della pianta. Nei terreni argillosi e compatti le formelle si facciano presto, acciò la terra si renda più soffice, e nei sciolti e soggetti all’asciutto siano alquanto più profonde; nel fondo delle formelle si capovolgano delle zolle erbose, le quali servono a rendere soffice il terreno nei fondi compatti, ed umido nei sciolti, preparando inoltre un concime alla pianta colla successiva loro lenta decomposizione.

Levate le piante dal vivajo colle precauzioni indicate, si adagiano su queste zolle, mescolando fra le loro radici la miglior terra che rinvengasi all’intorno, e non si interrino più di quanto lo erano dapprima. Nei terreni argillosi ed umidi si tengano a fior di terra, nei sciolti la pianta invece si trovi alquanto infossata, onde nella formella si fermi di più l’acqua, e resti maggiormente difesa dal sole e dai venti per mezzo degli orli salienti della buca. Ove però non si possano tener profonde le formelle nei terreni sciolti, convien disporre dei ciottoli presso la pianta dalla parte di mezzodì e dalla parte da dove soffiano i venti.

Fatta la piantagione tanto in autunno che in primavera, si devono tosto circondare le buche e le piantine di foglie o di sterpi. Queste faglie servono ad impedire che il gelo sollevi il terreno, o che il sole lo asciughi di troppo, presentando altresì il vantaggio di non lasciar crescere sotto di esse le cattive erbe, e di servire col tempo da concime.

Le piantagioni fatte per cespugli di 4 a 6 piante riescono