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propagazione del bosco.. 347


L’acqua ed il vento che trasportano troppo lontani i semi, molto più se sono alati.

Il freddo che impedisce la maturanza dei semi.

I semi che rimanendo scoperti non possono germogliare.

Il terreno troppo umido o troppo secco, oppure troppo sassoso e pochissimo profondo.

Il vago pascolo, per cui si guastano le piante appena nate.

Quando adunque in una località domini alcuna di queste circostanze, abbisognerà formarsi un semenzajo ed un vivajo in posizione più riparata di terreno più profondo e più riservato dal dente del bestiame.

§ 371. La semina del semenzajo deve farsi nella stessa epoca in cui cadono naturalmente i grani dalla pianta che li ha maturati (§ 280). È un pregiudizio quello di credere che tutti i semi vadano posti in terra nella primavera; la natura non tiene inoperosi i semi caduti avanti quest’epoca, essa concede loro quel maggior o minor spazio di tempo necessario per disporsi a germogliare: da qui viene l’ordine naturale delle semine. Di cento buoni semi di castagno o di quercia, seminati debitamente in autunno, forse non ne fallirà uno; mescolate alla terra, senza gran cura e molto superficialmente, dei granelli d’uva, ed alla primavera li vedrete nati completamente; il mandorlo del pesco gettato sulla terra all’autunno nasce assai facilmente. Fate invece queste semine in primavera e perderete più che metà dei semi, o, nascendovi troppo tardi, soffriranno di più l’asciutto.

Dunque molti semi hanno bisogno di una più o men lunga macerazione nel terreno, ed il tempo di questa macerazione ci vien indicato dalla natura. I semi delle piante resinose escono ordinariamente dai coni nella primavera seguente; quelli dell’abete bianco nell’autunno dello stesso anno; quelli del pino e dello zimbro nell’autunno posteriore a quello della fioritura. I semi delle piante frondifere cadono quasi tutti in autunno; quelli del frassino bisogna spesso staccarli dalla pianta. L’olmo solamente lascia cadere i semi alla fine di maggio od al principio di giugno, tre mesi dopo la fioritura; e questa è l’epoca precisa della loro seminagione.

Ci riserveremo però a seminare in primavera quando il terreno sia troppo umido, soggetto alle inondazioni dell’autunno o della fine dell’inverno; dove la neve resti troppo tempo, o cada troppo presto e prima del distacco dei semi, e quando le tenere piante, nascendo presto, potrebbero soffrire pei tardi freddi di primavera. Solo la betula riesce bene