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344 propagazione del bosco



della propagazione del bosco.

§ 367. La propagazione naturale nei boschi si fa pei semi che cadono dalle piante madri, dette semifere o matricini.

Sappiamo però che le piante frondifere quand’anche non potessero continuare la loro specie per semi, esse potrebbero propagarsi talvolta per piantoni, talvolta per propaggini avvenute naturalmente, essendosi per caso ricoperto un ramo con terra caduta da luogo più alto: possono poi sempre propagarsi per barbatelle, ossia rami che, nascendo dal pedale e sotto terra, si muniscono di radici, a guisa di margotte, e che levati dal ceppo, forniscono una pianticella, consimile ad una proveniente dal vivajo.

§ 368. Nelle piante resinose invece la riproduzione non può farsi che per seme, poichè tagliate o rotte esse generalmente non possono ripullulare dal ceppo, e quelle poche che fanno eccezione non convengono e non riescono bene riprodotte in altra maniera che per seme. Perciò sembra che in natura la loro riproduzione avvenga più facilmente che nelle altre piante, non avendo il loro seme bisogno d’esser molto coperto; le foglie che cadono dalle piante decomponendosi in breve tempo forniscono loro un bastante mezzo per germogliare; la folta ombra li ripara dagli ardori del sole, ed il conservare le foglie anche nel verno che fanno le piante madri li ripara dal troppo freddo: il loro seme inoltre resiste dippiù alle intemperie ed alla putrefazione che non quello delle piante frondifere.

Egli è perciò che tagliando un bosco di piante resinose, spesso già si trovano, sotto le piante mature al taglio, altre pianticelle nate dai semi, ma che crescevano stentatamente sotto la loro ombra. Come pure il più delle volte, ove l’altezza permetta la maturanza dei semi, basta lasciare in piedi un certo numero di piante semifere o matricini, perchè di nuovo il bosco si ripopoli di piante.

§ 369. Ma questa semina naturale il più delle volte non conviene perchè riesce irregolare, e perchè devonsi maltrattare le nuove piante quando sia giunta l’epoca di tagliare e trasportare i matricini deperenti, resi inutili, o che poscia farebbero danno coll’ombra e colla stillazione. In tal caso, e quando vi siano le volute circostanze favorevoli, si passa al taglio raso, si lavora interamente il terreno e si fa la semina artificiale sul posto.