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piante boschive. 343

num) (fig. 115); l’Elce acquifoglio o Lauro spinoso (Ilex acquifoglium) (fig. 116); 115. 116.il Sorbo degli Uccellatori (Sorbus Aucuparia), ted. vogelbeerbaum, fr. sorbier des oiseleurs; le Felci, che verdi possono servire pel bestiame, specialmente se spruzzate d’urina; la Ginestra (Genista), ted. haide, fr. bruyére commun, che può servire come combustibile e come alimento del bestiame; e per ultimo trovasi il Rododendro, Rosa delle Alpi (Rliododendron færrugineum), ted. alpenrosen, fr. rosage, ou rosage ferrugineux, che cresce anche nei luoghi quasi sempre coperti dalle nevi o dai ghiacci.

Questi arbusti abbisognano di pochissima terra per vegetare; sono utilissimi perchè servono da combustibile, tagliati ogni 4 od 8 anni, e verdi forniscono alimento pel bestiame senza toccare i boschi; finalmente potrebbero servire ad innalzare sempre più la linea della vegetazione sulle montagne. Favoriscono inoltre il rassodamento del terreno sulle erte, insinuandosi nei crepacci e nelle piccole depressioni ove siasi raccolto un poco di terriccio, ed impediscono le prime frane e la prima formazione delle valanghe.