Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/338

330 piante boschive.

92.bene lungo i cavi, e le correnti d’acqua. Può essere educato ad alto fusto, a capitozza ed a ceppata, nel qual caso si scalva ogni quattro anni. Col tronco fornisce un legname ottimo per le costruzioni da farsi nell’acqua, come sono i tini delle fontane. L’ontano bianco soffre meno il freddo del nero, ma ambedue non vegetano ove potrebbe ancor resistere la quercia; e non si propagano che per barbatelle o per semi. La vita dell’ontano è più lunga di quella del pioppo.

boschi forti.

§ 336. I Boschi forti possono a norma delle circostanze o della convenienza, essere educati a ceppata, a capitozza o d’alto fusto.

Nel piano i boschi forti d’alto fusto sono rari perchè poco convenienti; a capitozza non si coltivano che nel circondario dei fondi, o per sostegno delle viti; e quelli a ceppata sono più comuni perchè più produttivi, e trovansi ordinariamente sulla parte di tramontana dei colli. Amano generalmente terreni non troppo sciolti, e non troppo umidi; vivono bene sull’alto delle sponde dei corsi d’acqua. I boschi d’alto fusto sono per lo più di quercia, d’olmo, di frassino e castagno: quelli a capitozza di quercia, di castagno, olmo, acero e carpino; e quelli a ceppata di quercia e castagno, al piano ed al colle, e di faggio al monte. Spesso fra le ceppate si allevano d’alto fusto le migliori cacciate di rovere per averne del legname da fabbrica.

§ 337. Il Castagno (Castanea vesca) (fig. 93), ted. castanienbaum, fr. Chataignier commun, è una pianta conosciutissima, ama la terra argillosa, e teme il freddo, le brine, la tropp’ombra e