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322 | selvicoltura. |
mente venissero trasportate dalle acque o dai venti, oppur cadute dalla stessa pianta. Così questi arbusti si andranno moltiplicando, e copriranno in gran parte quel terreno. Quando poi una tale vegetazione siasi fatta abbastanza forte, le piene del fiume non potranno che a stento introdurvi i massi grossi ed i ciottoli, e soltanto vi passeranno l’acqua ed i materiali più fini o leggieri, i quali si depositeranno sulle ghiaie e fra i cespugli, innalzando il banco colla sovrapposizione di materie più adatte alla vegetazione. Allora cominceranno a crescervi per entro anche le piante d’alto fusto le quali, coll’andar degli anni, opprimendo coll’ombra loro e colla loro stillazione quelle che sono più basse, le faranno perire; indi per la putrefazione di queste, e per quella delle foglie di ogni altra pianta, il terreno verrà arricchito di terriccio vegetale. Le innondazioni, mercè i successivi e graduali innalzamenti avvenuti pel deposito delle materie più fine, diverranno più rare, ed il suolo si convertirà naturalmente in pascolo; e questo, dopo un certo tempo, potrà rendersi coltivabile quando senza pericolo si potessero levare le piante. Sugli alti monti, dove il pendio non è troppo forte, il gelo, il disgelo, l’aria e le acque disgregano la parte più superficiale delle roccie, preparano il terreno alla vegetazione, e le pioggie in seguito, sciogliendo porzione del terriccio formatosi, fertilizzano le sottostanti valli.
Con quest’ordine la natura, per mezzo dei boschi, rende fertili molti spazi; e l’uomo dovrebbe trar frutto da questa osservazione onde imitarla o secondarla, e per cavarne eziandio un vantaggio da un maggior prodotto di legna.
Se questi adunque sono gli effetti prodotti dalla presenza dei boschi, ben si vede di quanta attenzione essi siano meritevoli per parte di un buon governo. Buone leggi forestali varrebbero a mantener produttivi molti terreni posti sull’alto de’ monti, i quali oltre al dare un prodotto continuo di legna, salverebbero le valli e le pianure dai disastri delle innondazioni, delle frane o delle valanghe, ed aumenterebbero il loro prodotto fertilizzandole con abbondanti sorgenti, con acque migliori, e col mantenerle ad una temperatura meno saltuaria. E questa cura spetta al Governo perchè gli effetti della trascuranza sono estesi a tutti, e perchè egli soltanto deve avere interesse per l’avvenire del suo paese; laddove il privato il più delle volte non vede nei boschi che un terreno di poco prodotto, ed una fonte di spese, il cui profitto an-