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318 | selvicoltura. |
Boussingault osservò pure che la diminuzione delle sorgerti divien stazionaria dopo un certo tempo dal disboscamento; che nei luoghi in cui le selve vennero finora rispettate, nè i laghi, nè i fiumi subirono variazioni nella quantità delle loro acque; e che i disboscamenti parziali agiscono sulle sorgenti ma non sulla minore o maggior facilità delle pioggie. I paesi situati lungo le coste del mare, che sono ricchi di piante, hanno abbondanti pioggie, e quelle che ne sono sprovvisti sono aridissimi, quantunque nelle stesse circostanze.
§ 324. I boschi adunque, dacchè rendono più regolari le pioggie e più continue le sorgenti, servono per conseguenza a mantener nei fiumi una più costante e regolare abbondanza d’acqua ed a render meno frequenti le piene straordinarie. L’America era quella parte del mondo che avendo la maggior quantità di boschi, aveva anche i più grandi fiumi; ma questi però non arrecavano gran danno nemmeno nelle stagioni della massima piena. Ora all’incontro, pel continuo abbattere ed abbruciar foreste, che si fa in quelle regioni onde ridurle coltive, accade che i fiumi conducono un corpo d’acqua più incostante, essendosi le pioggie rese scarse d’estate e frequenti d’autunno e di primavera.
Ma l’inconveniente più disastroso che arrecò l’eccessivo disboscamento in tutte le contrade, è che nella stagione calda le pioggie divennero più rare ma più impetuose e repentine. E ciò perchè l’umidità atmosferica prodotta dalla rapida evaporazione del suolo, oppure quella che è portata da qualche vento che passi dapprima sopra qualche largo tratto di acqua, o di palude, giunta presso le cime dei monti, non viene più mano mano assorbita, condensata e trattenuta dai boschi, ma viene, a cagione d’un freddo più intenso, rapidamente condensata in grosse nubi, che in forma di pioggia la riversavano nelle valli o sulla pianura.
Allora, queste pioggie, più saltuarie, repentine e copiose, nè più assorbite dal terriccio, nè trattenute dagli ostacoli che producono le piante, i rami e le foglie cadute, i cespugli e le radici serpeggianti, corrono a precipizio in basso ad ingrossare repentinamente e smisuratamente il fiume od il torrente. Perciò può dirsi che i boschi, mantenendo maggior regolarità nelle pioggie, e presentando mezzi di assorbimento e disperdimento alle acque, impediscono le subite e disastrose piene dei fiumi.
Chi potesse ad un tempo osservare durante una forte piog-