Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/318

310 della fecondazione artificiale.


§ 317. L’ibridazione o fecondazione artificiale riesce meglio tra piante che già subirono questa operazione, che non fra le piante tipi che le originarono. I tipi o specie primitive sono più stabili, e se per variate circostanze possono modificarsi, tendono poi a riprendere i primitivi caratteri appena che queste cessino di agire. Una tale tendenza però sussiste sempre in maggior o minor grado in tutte le piante assoggettate all’ibridazione, ed è perciò che queste varietà non si possono riprodurre per semi, i quali ritornerebbero sicuramente alla specie tipo; perciò è necessario ricorrere all’innesto, alla margotta od alla talea, quando si vogliano riprodurre le varietà ottenute colla fecondazione artificiale.