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306 | della propagazione artificiale delle piante. |
due o tre nodi al disopra, onde meglio si rassodi l’adesione e l’umore non scorra troppo in alto, levando anche quei germogli che togliessero la forza all’occhio inserito. In questo innesto importa che non entri l’acqua. Lo si usa singolarmente pel pesco, pel mandorlo e per gli agrumi.
L’innesto ad anello, detto anche a zuffolo o cannello, si fa in primavera, quando la pianta sia ben entrata in succhio. Si prende un ramo che sia d’egual grossezza a quello che si vuol innestare, e se ne distacca un occhio, facendo due incisioni circolari sopra e sotto di esso; poi delicatamente si torce la corteccia, affinchè si stacchi dal legno tutt’all’ingiro, e se ne possa levare un anello munito di un occhio o due. Poscia si recide trasversalmente il ramo da innestarsi in luogo d’egual grossezza, staccandone dall’alto in basso la corteccia in tre o quattro lembi per la lunghezza di 0m,04, i quali lascino a nudo una corrispondente porzione di legno sulla quale s’introduce l’anello munito dell’occhio, spingendolo in basso sinchè giunga a contatto della base dei lembi, ove la corteccia è intatta, avvertendo che circondi esattamente il legno denudato (fig. 85). Poscia si levano quelle gemme che scemerebbero 85.il vigore all’occhio dell’anello introdotto. Devesi inoltre avere il riguardo di rivolgere l’occhio dell’anello da quella parte dalla quale noi vogliamo i nuovi rami. L’innesto ad anello è il più comune per il gelso, pel castagno e talvolta anche pel fico.
In questa sorta d’innesto bisogna che le marze d’onde si toglie l’anello siano levate dalle piante qualche tempo prima, perchè importa ch’esse siano meno in succhio della pianta sulla quale devono essere inserite. Se voglionsi alberi rigogliosi, si prenderanno di preferenza gemme da foglie; se invece voglionsi tener bassi e che siano abbondanti di frutto, si prenderanno gemme fiorali. In generale poi le fasciature o legature dovranno essere levate subito che l’innesto abbia germogliato sufficientemente, onde non impediscano l’afflusso degli umori e si dovranno assicurare le giovani cacciate dell’innesto onde non vengano rotte dal vento.