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del semenzajo e del vivajo. | 291 |
fra le quali vi sia un piccolo sentiero per dar passaggio al coltivatore senza schiacciare le piante. Il lavoro del terreno può essere fatto colla vanga o col badile ed anche coll’aratro, in modo però che il terreno resti soffice, come già si disse. Questo primo lavoro deve farsi costantemente quando la terra non sia nè troppo bagnata, nè troppo asciutta, ma mediocremente umida. Nei semenzai la semina ordinariamente si fa in linee per facilitare i lavori.
§ 294. Le cure principali che l’agricoltore deve avere pel semenzajo sono: il tener soffice il terreno, smuovendolo leggermente dopo le forti pioggie con istrumenti poco voluminosi, onde non ismuovere i semi recentemente germogliati; mantenere una certa umidità al terreno, secondo la natura della pianta, per mezzo anche dell’inaffiamento; procurare nei primi momenti di vegetazione un ombreggiamento artificiale, pure secondo la qualità della pianta, per mezzo di ripari o stuoje mobili, od anche di siepi vive, o di piante, poichè, come tutti sanno, i semi che cadono naturalmente dalle piante germogliano all’ombra della pianta madre o delle piante vicine. Finalmente il semenzajo dovrà tenersi sempre mondo da tutte le altre erbe che nuocerebbèro alla libera vegetazione della qualità seminata.
§ 295. Dopo un anno o due, le piante del semenzajo passano nel vivajo, ossia vengono trasportate in luogo, ove, poste a maggior distanza, possono rendersi bastantemente robuste da sopportare le intemperie, e da non temere l’aumento delle erbe. Il vivajo adunque è quel pezzo di terra ove, le tenere pianticelle del semenzajo vengono disposte in linee distanti fra loro in modo che possano raggiungere quello sviluppo che le rende atte a resistere a quelle condizioni atmosferiche e terrestri, che sarebbero di danno alle tenere piante tolte dal semenzajo. Quella distanza poi che si sarà stabilita fra linea e linea, servirà anche per quella tra pianticella e pianticella sulla linea istessa.
In generale le piante resinose abbisognano di maggior spazio delle altre, perchè si dilatano molto in basso, ed impediscono maggiormente l'accesso dell’aria. Ordinariamente nei vivai vengono poste troppo stipate, in modo che, se è un arbusto, non può metter frondi in basso, e se deve formare albero, il tronco resta esile, debole e troppo sensibile alle vicende atmosferiche, essendo cresciuto all’ombra delle altre piante.