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262 ingrassi minerali.


Molti vollero che il gesso agisse soltanto per la calce, altri invece per l’acido solforico contenuto, considerandolo come uno stimolante. Ma l’opinione dei primi cadeva da sè, confrontandone gli effetti con quelli della calce pura, quantunque il gesso fosse amministrato alle terre in proporzione assai minore della calce.

Che poi agisse per l’acido solforico, e che perciò fosse così utile alle leguminose che nei semi ne contengono la maggior dose, poteva richiamarsi in dubbio poichè anche a queste piante favoriva assai più lo sviluppo erbaceo, che la formazione dei semi, e per conseguenza si adoperò con maggior vantaggio sulle praterie, sui trifogli e sulle mediche, in generale sui foraggi leguminosi.

§ 262. Ma quando il gesso sia sparso sulle cotiche la calce e l’acido solforico agiranno sul terreno e sulle radici al pari d’un concime posto sotterra? oppure agiranno come i concimi liquidi o minuti sparsi alla superficie del terreno, la cui parte solubile vien dalle pioggie trascinata in basso? Io ritengo che il gesso non agisca nè in un modo nè nell’altro. Infatti sparso sulla cotica erbosa gli è assai difficile od impossibile l’agire sul terreno e quindi anche sulle radici delle piante; e si sa che il gesso misto al terreno coi lavori è meno efficace che sparso alla superficie. Non agisce poi come i concimi sparsi alla superficie, le parti solubili fertilizzanti dei quali vengano trasportate in basso dalle pioggie, perchè il gesso è pochissimo solubile, e quando anzi arrivi una pioggia subito dopo che sia stato sparso, la di lui azione è meno sensibile. Quale sarà adunque il motivo che rende il gesso più attivo della calce, specialmente quando sia sparso alla superficie? Perchè favorisce piuttosto la produzione erbacea che la formazione del seme? Se noi avremo fatta attenzione alla proprietà che ha il gesso di combinarsi coll’ammoniaca, per la qual cosa fu suggerito per trattenere il carbonato d’ammoniaca ne’ letamai (§ 239), e per disinfettare le latrine, potre-