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248 | dei concimi organici animali. |
rità di clima, sarà svantaggioso nell’estate. Il letame fresco perderà meno e sarà più efficace sotterrato subito col lavoro, che non lasciato lungamente sul terreno esposto all’aria. Se il prodotto che si vuol concimare sarà di quelli la cui vegetazione sia lunga, allora il letame fresco può convenirgli, avendo tempo di decomporsi sotto terra; ma se il prodotto sarà di breve vegetazione, ben poco vantaggio potrà ricevere dal letame fresco. Se poi trattasi di praterie, è evidente che il concime fresco e grossolano non servirà che a difenderne la cotica dal freddo, dando forse l’apparenza in primavera di buon effetto perchè più presto muoveranno; ma è certo che al prato non ne sarà derivato altro vantaggio, fuorchè quello della lavatura del letame per mezzo delle pioggie, essendo che tutto il rimanente si tornerà a levare col rastrello. Se finalmente il terreno è forte, il letame fresco servirà a renderlo più soffice; ma se invece è leggiero esso non farà che aumentare la sua già troppa facilità di asciugare.
Oltre alle accennate osservazioni, il sistema di condurre tutto il letame fresco sui campi presenta maggior dispendio e maggiore disturbo. Prima di tutto perchè si è obbligati a trasportare un volume per lo meno tre volte maggiore; poi perchè la fermentazione non ha distrutto in esso le sementi delle erbe cattive; e finalmente perchè in certe epoche dell’anno non si ha il tempo di condurlo e di spanderlo giornalmente sul terreno, attesa la qualità degli altri lavori campestri. Da noi, in conclusione, l’uso di lasciare il letame fresco sui campi è assolutamente riprovevole, sotto qualunque riguardo.
§ 242. Tornando però alla nostra agricoltura, resta ora il dirvi a quale coltivazione meglio convenga il letame da stalla, e come debba essere adoperato. A questo proposito giova che abbiate ben fisso in mente che, per conseguenza di quanto dissi finora, trattandosi di escrementi, essi saranno sempre il miglior ingrasso per quelle piante che servirono d’alimento