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dei concimi organici animali. | 247 |
può aver perduto 6/10 del suo peso e quasi tutto l’azoto, come si rileva dal non aver esso nessun odore, e che contiene soltanto i sali insolubili non volatili degli escrementi degli animali, ed il carbone delle sostanze vegetali adoperate come sternitura. In poche parole non si sarà fatto che spendere tempo e danaro per ajutare un inutile disperdimento della massima parte dell’efficacia del concime.
Col modo invece che vi ho indicato risparmierete tante dispendiose voltature, che talora sono anche di fastidio o per la mancanza di persone o perchè si hanno altre faccende campestri che non si possono differire. Mescolato alla terra od al gesso, cose facili ad aversi dovunque, e ben compresso, non avrassi l’urgenza di voltarlo ad ogni momento perchè non vi abbruci, ma basterà il farlo diligentemente un pajo di volte prima di usarne, onde le varie sostanze dell’ammasso si mescolino bene assieme.
§ 241. Sul modo di adoperare il concime da stalla variano ancora le opinioni. Alcuno vorrebbe che lo si adoperasse fresco, ossia che lo si conducesse e spargesse sul campo appena tolto dalla stalla, tanto per sotterrarlo subito col lavoro, quanto per lasciarlo sul terreno anche molto tempo. Altri invece vorrebbe che in ogni caso si adoperasse concime molto fermentato e minuto.
Questa diversità d’opinione non è che il frutto del voler sempre generalizzare i fatti particolari. Ambedue i metodi possono essere buoni o cattivi secondo il clima del paese, la stagione, il tempo dell’aratura, il prodotto che si vuol coltivare e la qualità del terreno. Se il clima è freddo, umido e poco dominato dai venti, il concime fresco potrà rimanere sul terreno anche per qualche tempo senza gran scapito: ma se all’incontro fosse caldo, asciutto e dominato dai venti, è chiaro che vi sarebbe una gran perdita di gas acido carbonico e d’ammoniaca. Se lo spanderlo fresco ed il lasciarlo sul terreno per qualche tempo può farsi in inverno, anche a pa-