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244 dei concimi organici animali.


Una buona stalla deve avere il piano ove riposa il bestiame, lungo a norma della grandezza di questo, con un leggier pendìo verso la parte opposta alla mangiatoja: sul ciglio di tal piano dev’esservi un rigagnolo o canaletto, inclinato esso pure verso un pozzetto o cisterna, destinata a ricevere le urine e l’acqua che si versasse per la pulizia della stalla. La parte solida degli escrementi del bestiame, unitamente alla sternitura che ne resta imbrattata, si trasporta al luogo destinato all’ammasso del concime solido.

§ 239. Abbandonate poi a sè stesse le parti liquide e solide degli escrementi, subiscono la così detta fermentazione, per la quale si avranno dei nuovi composti, dalla qualità dei quali dipende tutta l’efficacia del concime. Quali sono dunque i nuovi composti e quali i più importanti a conservare? Senza dubbio sono quelli nei quali entra come componente l’azoto. La combinazione più ovvia dell’azoto è quella coll’idrogeno, col quale l’ammoniaca, di natura assai volatile, e che mantiene questa proprietà anche combinandosi all’acido carbonico sviluppato dalla materia legnosa dei letami; tale combinazione, chiamasi carbonato d’ammoniaca. Perciò l’arte d’avere un buon concime consiste nel trattenere nell’ammasso di letame in fermentazione l’ammoniaca che si va formando, procurando di limitare più che si può la formazione del gas acido carbonico. Per ciò ottenere, prima di tutto importa che la fermentazione sia lenta, perchè se la decomposizione del letame e la formazione dei nuovi composti è troppo rapida, sviluppasi molto calore, e la volatilizzazione dell’ammoniaca e la carbonizzazione della sostanza legnosa del letame diviene maggiore. Quindi per rallentare la fermentazione bisogna impedire il troppo libero contatto dell’aria e dell’acqua, epperò sarà utile il comprimere gli ammassi, alternandone gli strati con uno o due decimetri di terra, indi coprirli con altra terra ben battuta.

Per trattenere poi l’ammoniaca che si va formando e che