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concimi vegetali. | 235 |
Da noi il sovescio si usa soltanto pel frumento, ed acciò, verso la fine di agosto o prima della metà di settembre, si lavorano una o due volte, e si semina il lupino in quei campi che devono nuovamente essere coltivati a frumento; ma se questo deve succedere al melgone, si getta il lupino nei solchi all’epoca che vi ho già indicata, e si copre di terra colla zappa o con un piccolo rastrello. In tutti e due i casi si usa unire ai semi del lupino anche quelli del ravizzone, e tanto una pianta che l’altra per la seconda metà d’ottobre sono abbastanza alte, ed il lupino prossimo alla fioritura, e quindi opportune per essere sovesciate.
Ciò non pertanto l’uso di seminare la pianta da sovescio sopra il melgone, è, a mio credere, dannoso, per quanto esso sia il più frequente. Infatti, il lupino ed il ravizzone, dovendo vivere sulle radici del melgone, leveranno a questa pianta molta dell’umidità necessaria e molte sostanze assimilabili. E siccome poi questo accade in agosto, epoca in cui la stagione è ordinariamente arida, e che il melgone matura il grano, così lo si vede inaridire avanti tempo per la minima siccità, e quindi soffrirne il prodotto, che resta sempre scarso e più piccolo di seme. Nel caso contrario, ossia che la stagione fosse assai piovosa, la pianta da sovescio vegeterà assai bene, farà molto fogliame, ma sarà ancona di danno al melgone, impedendo ai raggi solari di riscaldarne convenientemente il terreno.
Molti di quelli che hanno lasciato dei ricordi d’agricoltura raccomandarono il lupino da seminarsi in primavera pel sovescio al lino od al melgone; ma io ritengo che questi agricoltori vivevano in paesi alquanto più caldi del nostro, perchè da noi il lupino, seminato anche in principio di marzo, nasce tardi e cresce stentatamente, per cui, alla metà d’aprile, momento già troppo tardi pel lino ed adattato pel melgone, non sarebbe alto più d’un palmo e per conseguenza di ben scarso vantaggio, non compensando forse nemmeno la spesa della sua seminagione.