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e quantità dei suoi componenti più si avvicini alla qualità e quantità di essa. Quindi gli avanzi della stessa pianta già stata coltivata dapprima, sotto qualunque forma essi siano, indi quelle sostanze che contengono gli stessi loro princjpj e possibilmente nelle stesse porzioni. Infatti, fareste voi fondere del vetro per avere dei chiodi, oppure fonderete del ferro? Seminate voi indifferentemente ogni seme per aver del frumento? Queste domande sembrano assurde; eppure molte volte il modo che si usa nel concimare potrebbe paragonarsi a chi fondesse del vetro per aver dei chiodi, ed a chi seminasse melgone per aver frumento, se si adopera un concime che non contiene che in piccolissima proporzione quelle sostanze che voglionsi ottenere con una data coltivazione.

Ecco perchè tante volte il prodotto non compensa le spese di coltivazione e di concimazione; ecco perchè tante volte avete delle foglie invece d’aver dei grani; ecco perchè non vi possono essere ingrassi universali, e perchè sia necessaria la chimica anche in agricoltura, quando si voglia ritrarre il massimo prodotto colla minor possibile spesa.

Da quanto vi dissi riconoscerete la necessità ch’io v’abbia a parlare separatamente delle varie sostanze che possono servire a correggere chimicamente il terreno, ossia dei varj concimi, onde, conosciuta la qualità del terreno e la composizione della pianta che volete coltivare, sappiate scegliere quello che sia il più opportuno.

Intanto prima di tutto vi parlerò del modo più naturale con cui si può in certe circostanze ottenere un miglioramento nella condizione chimica del terreno.

concimi vegetali.

§ 224. Il processo adoperato dalla natura, per bonificare un terreno qualunque, sia pur affatto sabbioso o ghiajoso, è quello della decomposizione e putrefazione di quei vegetali che pei