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204 | proprietà fisiche dei terreni. |
gieri, le coltivazioni tutte soffrano meno l’asciutto che nelle altre terre. Le terre argillose assorbono una maggior quantità d’acqua quanto più contengono d’argilla, e le sabbie sono quelle che rimangono le più aride.
Questa proprietà di ritenere l’acqua può essere modificata dall’inclinazione del terreno o dalla qualità del sotto suolo; e può essere utile o dannosa secondo il clima. Un terreno piano, ed un sottosuolo più compatto aumenteranno questa facoltà, la pendenza ed un sottosuolo siliceo pietroso la diminuiranno. Così pure una terra che, ritenendo molt’acqua, ne’ climi asciutti sarà di vantaggio, sarebbe invece di danno in un clima freddo o già naturalmente umido. Questa proprietà unita alla tenacità, è quella che costituisce anche la maggiore o minore freschezza d’un terreno, e che indusse gli agricoltori antichi a classificare le terre in fredde e calde, umide od asciutte.
§ 203. L’evaporabilità d’una terra, ossia la di lei attitudine a disseccarsi, costituisce un’altra proprietà fisica essenziale pel coltivatore; essendo essa cagione di maggiore o minore riscaldamento, e producendo anche un ritardo od un bisogno di anticipare i lavori, o perchè la terra sia troppo bagnata, o perchè asciughi troppo presto.
Per avere il grado di evaporabilità delle terre, si prendono tanti campioni ridotti a molle pasta, e lasciati sul feltro di carta finchè più non isgocciolino, come si fece per stabilire l’imbibizione. Levati i campioni di terra, si pesano e si pongono ben distesi, e con eguali superficie, per 4 ore in un ambiente a 19° di temperatura. La diminuzione del peso che succede in questo frattempo c’indica la quantità d’acqua evaporata.
Così 100 parti di acqua imbevuta dalla terra in 4 ore ed a 19°, hanno perduto:
Sabbia silicea | 88,4 | Gesso | 75,7 | |
» calcare | 75,9 | Argilla magra | 52,0 |