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stato geologico della valle del po. 193


La corrosione succede nel crescere delle piene, e talvolta vengono tolte alle sponde alcuni ettari di terreno. Le maggiori piene del Po si elevano sopra il livello della massima magra da 7 sino a 9 metri presso Ostiglia, poi l' altezza diminuisce per la chiamata delle acque nel mare. Le piene ordinarie si elevano da 5 a 7 metri sul livello della massima magra. Ad impedire i terribili effetti delle piene, sino dai tempi degli Etruschi, furono fatti degli argini lungo le sue rive, e nel 1300 si pose mano a ristaurarli. A destra gli argini cominciano tra lo sbocco dell’Olona e dell’Adda, indi cessano, e dopo le alture di Farisengo comincia il grand’argine che va sino al mare. In molti luoghi vi sono più argini a diversa distanza fra loro, attraversati da alcuni altri onde restringere l’inondazione in caso di rottura di qualcuno di essi.

Il deposito delle materie terrose è di varia qualità e quantità, a seconda della rapidità del suo corso, della sua vicinanza alla sorgente, e della qualità delle acque immesse dagli altri fiumi, il che può variare a norma della qualità dei terreni che questi attraversano. Per il qual riguardo può dirsi che i fiumi provenienti dall’Appennino conducano argilla, e quelli delle Alpi ghiaja e sabbia; ed in quanto alla loro distribuzione, nel primo terzo, dalla sorgente sino allo sbocco del Ticino, il letto del Po è ghiajoso; più avanti, ov’è lo sbocco dell’Adda, la ghiaja è piccola e mista a molta sabbia, e questa diviene sempre più fina, scendendo, sino a tanto che dà luogo all’argilla pura. In tal maniera può facilmente intendersi la qualità del terreno anche a molta distanza dal Po, e la sempre crescente fertilità di esso dallo sbocco del Ticino sino al mare Adriatico. La quantità media della materia che questo fiume trasporta annualmente al mare è maggiore di 40 milioni di metri cubi, trasportando una parte di terra ogni trecento d’acqua. Nella sola piena del 1839 avrebbe tradotto al mare stando a questa proporzione, più di 110 milioni di metri cubi di terra, ossia quanto una collina