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162 | umidita’ atmosferica. |
piante; e così il frumento, la segale, la biada, ecc. prendono un aspetto di maturanza avanti tempo, ma la loro paglia si fa molle, avvizzata, si macchia ed i semi restano piccoli e rugosi, come se fossero staccati dalla pianta ancora immaturi e seccati al sole.
§ 176. L’umidità che in basso può formare la nebbia, quando invece si porta in alto, assai più facilmente incontrando una minor temperatura, può offuscare l’aria restandovi in sospensione, e per tal modo formare le così dette nubi.
§ 177. Quando il vapore acqueo che costituisce le nubi incontra nuovamente una diminuzione negli strati atmosferici d’ineguale e minor temperatura; passa dallo stato vescicolare leggiero, allo stato liquido, ed allora pel proprio peso cade in basso sulla terra sotto il nome di pioggia, appunto come succede nella formazione della rugiada. Egli è perciò che nei climi caldi, l’aria essendo più ricca di vapori, incontrando una diminuzione di temperatura, pel solo effetto della diversa posizione del sole, o dall’incontro di venti meno caldi, si hanno le pioggie più copiose e repentine, che non nei climi temperati e nei freddi; può dirsi insomma che le pioggie aumentano dai poli all’equatore.
Le pioggie sono indispensabili alla vegetazione, servendo a sciogliere e rendere atte alla nutrizione delle piante molte sostanze che senza il concorso dell’acqua rimarrebbero inerti nel suolo; per cui qualunque terreno, avesse pure le migliori qualità fisiche e chimiche resterebbe affatto sterile senza di essa.
All’Agricoltura però importa osservare non solo la quantità di pioggia che cade entro un anno, ma anche la sua distribuzione nelle varie stagioni. La terra, perchè non soffra la siccità, deve contenere nei primi 30 centimetri d’altezza da 0,10 a 0,23 del suo peso in acqua, ossia da 1/10 ad 1/4; il quarto od una proporzione vicina è utile in primavera e nell’autunno, quando le piante trovansi allo stato erbaceo, pel prato, per