Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/160

154 del freddo.

cui può arrivare entro il suolo, dev’essere calcolata, pei danni avvenibili alle radici. In qualunque modo i disastri del gelo dipendono piuttosto dalle circostanze che accompagnano il disgelo, che dalla intensità e durata del freddo.

Il gelo più forte sembra essere di nessun effetto sulle piante che abitano climi o posizioni fredde, e dove il sole non vi percuota nè troppo presto nè troppo forte subito dopo. Così vediamo succedere anche nei nostri climi, quando dopo il gelo il cielo si annuvoli prima dello spuntar del sole, e che il lento e progressivo aumento del calor atmosferico basta a scioglierlo, senza che arrivi il sole a produrre un salto nella temperatura, ed una rapida evaporazione delle parti comprese o ricoperte dal gelo. Nella stessa maniera per un passaggio graduato a più alta temperatura un membro gelato del corpo umano, strofinato dapprima con neve, indi con acqua fredda riprende lo stato normale, il che non succederebbe se ad un tratto lo si esponesse al calore del fuoco. Così nei climi caldi, nelle esposizioni di levante e nella stagione inoltrata, se arriva un leggier grado di gelo, esso è assai più fatale alle stesse piante che un maggior freddo nei climi freddi, ventilati, e nelle esposizioni ove il sole arrivi tardi, o debole per la poco avanzata stagione. Così vedesi che le grosse piante, molto ricche di frondi, ombreggiando il loro tronco, soffrono di meno; come soffrono assai più quelle parti che più sono esposte al sole, che screpolano, lasciano sgorgare gli umori proprj, e si mortificano. Questo fatto può osservarsi anche nella state, per esempio nel gelso subito dopo sfrondato, che ricco di sughi ascendenti, dalla parte di mezzogiorno presenta quasi sempre una fenditura, dalla quale sgorga l’umor proprio.

§ 165. Il terreno quanto più è compatto si lascia maggiormente penetrare dal gelo, e potete averne una prova facendo degli assaggi nei campi, nelle colture più o meno recenti, e quindi più o meno soffici e contenenti aria. Guardate sotto la cotica dei prati o sotto il terreno vegetale leggiero dei boschi, e